Nella Gazzetta ufficiale del 15 maggio 2015 sono stati pubblicati due decreti relativi al Fondo Crescita Sostenibile.
Con il decreto ministeriale del 23 febbraio 2015 il MISE ha stabilito le modalità di utilizzo delle risorse non utilizzate del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di ricerca (FRI) e il riparto delle predette risorse tra gli interventi del Fondo Crescita Sostenibile.
Ai sensi del decreto, le risorse del FRI sono utilizzate per la concessione di agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato cui deve essere associato un finanziamento bancario. Possono beneficiare del finanziamento agevolato le imprese economicamente e finanziariamente sane e che siano in possesso di un adeguato merito di credito. Ai fini della concessione del finanziamento, l’ammontare minimo delle spese ammissibili del progetto o programma proposto da ciascuna impresa richiedente non può essere inferiore a 3 milioni di euro, mentre la percentuale massima delle spese ammissibili sarà fissata nei singoli bandi del Ministero per l’accesso alle agevolazioni.
Ai fini istruttori, la domanda di accesso alle agevolazioni è presentata dall’impresa richiedente al soggetto gestore incaricato, che svolgerà gli adempimenti tecnici ed amministrativi per la concessione ed erogazione del finanziamento. All’esito dell’istruttoria, il provvedimento di ammissione alle agevolazioni è trasmesso dal soggetto gestore al soggetto beneficiario, alla Banca finanziatrice e alla Cassa Depositi e Prestiti e indica:
- l’ammontare delle spese ammesse alle agevolazioni;
- l’ammontare del finanziamento agevolato;
- la durata del finanziamento agevolato e del relativo periodo di preammortamento.
La Banca finanziatrice si impegna a stipulare, per conto di CDP e per proprio conto, il contratto di finanziamento entro 90 giorni dalla ricezione del provvedimento di ammissione alle agevolazioni da parte del soggetto gestore. CDP delibera il finanziamento agevolato sulla base delle risultanze della valutazione effettuata dalla Banca finanziatrice, subordinatamente all’avvenuta delibera del finanziamento bancario da parte della stessa Banca finanziatrice. CDP provvede altresì al monitoraggio delle risorse disponibili del FRI, ai fini della relativa informativa al Ministero.
Per quel che riguarda il riparto delle risorse FRI tra le finalità del Fondo, in sede di prima applicazione, il decreto prevede che una percentuale non inferiore al 50% delle risorse del FRI destinate alle finalità del Fondo Crescita Sostenibile, sia attribuita ad interventi per la promozione di progetti di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo, anche tramite il consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca e sviluppo delle imprese. Le restanti risorse, invece, devono essere attribuite:
- per almeno il 60% a interventi per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, il riutilizzo degli impianti produttivi e il rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa di rilevanza nazionale;
- per il resto a interventi per la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero.
Con il decreto del 19 marzo 2015 il MISE ha stabilito di attribuire una quota pari a € 73.022.417,67 delle risorse disponibili nel Fondo Crescita Sostenibile al finanziamento degli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriali.
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Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
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