Con l’Europa il Lazio diventa più forte

Pubblicato il 22 giugno 2015 · Programma Horizon 2020

Il 24 giugno 2015 si terrà presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma, l’evento di lancio della programmazione unitaria dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei 2014-2020 per la Regione Lazio.

I Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) costituiscono i principali strumenti finanziari della politica regionale dell’Unione Europea per lo sviluppo e operano congiuntamente a supporto dello sviluppo economico di tutti i Paesi dell’Unione Europea in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020.

In particolare l’evento riguarderà la programmazione dei seguenti fondi:

  1. Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), la cui finalità strategica è creare per il territorio regionale un vantaggio competitivo durevole,
  2. Fondo Sociale Europeo (FSE), che ha l’obiettivo di accrescere la competitività del sistema regionale attraverso la creazione e l’utilizzo della conoscenza, nonché di consolidare e migliorare gli attuali livelli di occupazione, qualità del lavoro e coesione sociale,
  3. Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), che rappresenta lo strumento di finanziamento della politica di sviluppo rurale.

Per il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, il totale delle risorse di cui disporrà la Regione Lazio a valere su FESR, FSE e FEASR è di 2,596 miliardi di euro: 913,2 milioni di euro per il FESR, 902,5 milioni per l’FSE e 780,1 per il FEASR.

Per quanto riguarda il FESR le priorità di investimento e gli obiettivi tematici sono articolati come segue:

  • Asse 1 – Ricerca e innovazione,
  • Asse 2 – Lazio Digitale,
  • Asse 3 – Competitività,
  • Asse 4 – Sostenibilità energetica e mobilità,
  • Asse 5 – Prevenzione del rischio idrogeologico,
  • OT 1 – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione,
  • OT 2 – Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché all’impiego e la qualità delle medesime,
  • OT 3 – Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura,
  • OT 4 – Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori,
  • OT 5 – Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi.

Per quanto riguarda il FSE le priorità di investimento e gli obiettivi tematici sono articolati come segue:

  • Asse prioritario 1 – Occupazione,
  • Asse prioritario 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà,
  • Asse prioritario 3 – Istruzione e formazione,
  • Asse prioritario 4 – Capacità istituzionale e amministrativa,
  • OT 8 Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori,
  • OT 9 Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione,
  • OT 10 Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente,
  • OT 11 Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente.

Per quanto riguarda il FEASR le priorità di investimento sono articolate come segue:

  • P1 – Promuovere il trasferimento di conoscenza e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali,
  • P2 – Potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme, favorendo in particolar modo le aziende agricole con problemi strutturali, di piccole dimensioni economiche ed in particolare quelle con potenzialità nella diversificazione,
  • P3 – Promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare, migliorare l’integrazione dei produttori primari attraverso i regimi di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte e le associazioni di produttori,
  • P4 – Preservare e ripristinare ecosistemi, a salvaguardia e ripristino biodiversità, del paesaggio agricolo e forestale, soprattutto nelle aree ad alta valenza naturale e delle risorse idriche,
  • P5 – Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale sostenendo l’uso più efficiente dell’acqua e dell’energia nell’agricoltura e nell’industria alimentare, favorendo l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia, riducendo le emissioni di metano e di protossido di azoto a carico dell’agricoltura e promuovendo la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale,
  • P6 – Favorire l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali sostenendo la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione.

Dopo l’evento saranno pubblicati calendari e  bandi relativi ai tre Fondi FSE – FESR – FEASR.

Fonte: Lazio Europa

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