Brexit: quali le conseguenze per la partecipazione ad Horizon 2020 da parte dei soggetti giuridici inglesi

Pubblicato il 7 luglio 2016 · Programma Horizon 2020

Esito del referendum nel Regno Unito e partecipazione ad Horizon 2020

A seguito dell’esito del referendum nel Regno Unito, lo scorso 29 giugno 2016 i capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri, insieme ai presidenti del Consiglio europeo e della Commissione europea, hanno presieduto una Riunione informale per discutere le implicazioni politiche e pratiche del “Brexit”.

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I leader politici europei hanno dichiarato è necessario organizzare il recesso del Regno Unito dall’UE in modo ordinato. L’articolo 50 del TUE (Trattato sull’Unione europea) fornisce la base giuridica per questo processo. Spetta al governo britannico notificare al Consiglio europeo l’intenzione del Regno Unito di recedere dall’Unione. Ciò dovrebbe essere fatto il più rapidamente possibile. Nessun negoziato è possibile prima della notifica.

Una volta ricevuta la notifica, il Consiglio europeo adotterà gli orientamenti relativi ai negoziati per un accordo con il Regno Unito. Nel processo che seguirà, la Commissione europea ed il Parlamento europeo svolgeranno appieno il loro ruolo in linea con i trattati. Qualsiasi accordo che verrà concluso con il Regno Unito in quanto paese terzo dovrà basarsi su una combinazione equilibrata di diritti e obblighi.

Fino a quando lascerà l’Unione, al Regno Unito e al suo interno continuerà ad applicarsi il diritto dell’UE, per quanto riguarda sia i diritti che gli obblighi. Questo include l’eleggibilità dei soggetti giuridici britannici a partecipare e ricevere finanziamenti comunitari nell’ambito del programma Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione.

Fonte: Commissione Europea

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