Programma Nazionale Ricerca 2015-2020: prima tranche dell’Intervento “Fare” Ricerca in Italia

Pubblicato il 3 agosto 2016 · Incentivi Ricerca e Innovazione

Lo scorso 2 agosto il MIUR ha pubblicato la comunicazione sulla procedura, di prossimo avvio, per la prima tranche dell’intervento “Fare ricerca in italia”, programma ampio e ambizioso attraverso il quale si intende creare le condizioni affinché i migliori ricercatori si cimentino nelle competizioni bandite dallo European Research Council (ERC) e assicurare che un numero crescente di vincitori nei bandi dell’ERC vengano in Italia o ci rimangano per svolgere la loro ricerca nelle università o negli enti pubblici di ricerca italiani.

Dai dati forniti della Commissione europea, emerge che nel periodo di programmazione di Horizon 2020, su 1.594 proposte presentate all’ERC in cui fossero state prescelte host institution localizzate in Italia, sono stati stipulati finora solo 103 contratti. Di questi, solo 5 hanno come host institution un’Istituzione localizzata nel Mezzogiorno d’Italia.

Il MIUR destinerà circa 19,6 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione per migliorare la performance dei ricercatori, attrarre nel nostro Paese un numero crescente di ricercatori italiani e stranieri di eccellenza, e rafforzare così il sistema della ricerca nazionale. La procedura si articolerà indicativamente in 3 linee di azione:

  1. Primo accompagnamento ai bandi ERC: grazie al finanziamento, università ed enti pubblici di ricerca potranno selezionare i loro migliori ricercatori (con i requisiti necessari per candidarsi ad una competizione ERC nella categoria Starting grant) e garantire loro un affiancamento per la presentazione di progetti di ricerca di eccellenza. Per farlo ci saranno sportelli dedicati che serviranno anche ad informare tutti i potenziali interessati sulle opportunità offerte dai bandi ERC. Il Miur riconoscerà anche una specifica premialità alle host institutions nel caso in cui i ricercatori che abbiano fruito dell’accompagnamento ottengano, in seguito, una valutazione positiva pari ad almeno 75 punti in una procedura indetta da ERC.
  2. Potenziamento: i beneficiari finali di questa linea di intervento sono i ricercatori che hanno già partecipato a una selezione dell’ERC ma che non hanno trovato finanziamento per esaurimento del budget. Con l’iniziativa voluta dal MIUR, le università e gli enti pubblici di ricerca potranno finanziare il rafforzamento di queste proposte dei soggetti che intendano individuare, ovvero confermare, come host institution di riferimento, le università/enti pubblici di ricerca italiani (preferibilmente localizzati nel Mezzogiorno), permettendo una migliore qualificazione della proposta ai fini della sua successiva ricandidatura al finanziamento attraverso lo strumento ERC.
  3. Attrazione dei vincitori ERC: attraverso questa linea di azione le università e gli enti pubblici di ricerca garantiranno un finanziamento aggiuntivo a favore dei ricercatori che vinceranno bandi ERC, delle seguenti tipologie: Starting grant, Consolidator grant, Advanced grant che scelgano come sede l’Italia.

Possono partecipare: le Università pubbliche e gli Enti pubblici di ricerca aventi sede operativa in tutto il territorio nazionale ed i dipartimenti/istituti/centri, comunque denominati, (anche dislocati in aree diverse rispetto alla sede legale) degli Enti pubblici di ricerca. La selezione potrà avvenire con meccanismi a sportello o competitivi che comunque saranno specificati in via definitiva alla pubblicazione della procedura. Il MIUR intende concedere un finanziamento fino al 70% dell’investimento previsto, come di seguito specificato:

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Fonte: MIUR

 

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