La Turchia avrà pieno accesso al nuovo programma settennale di ricerca e innovazione dell’Unione Europea, Horizon 2020, in virtù di un accordo firmato lo scorso 4 giugno ad Istanbul. L’accordo di concessione dello status di associazione agli enti di ricerca turchi è stato firmato dal direttore generale della Commissione Europea per la ricerca e l’innovazione, Robert-Jan Smits, e Ahmet Yücel, sotto-segretario del Ministero turco per gli Affari UE. La Turchia è il terzo paese partner UE a diventare associato ad Horizon 2020.
Il commissario europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: “La Turchia è un partner molto apprezzato. Il suo ambiente di business dinamico è un banco di prova ideale per lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi. Il Programma Horizon 2020 offre finanziamenti per l’innovazione e le piccole imprese in misura mai prima così la Turchia è in una buona posizione per vedere incrementare la sua partecipazione al programma“.
La Turchia è associata ai programmi quadro di ricerca dell’UE dal 2003. Sotto l’ultimo programma (2007-13) oltre 1.000 partecipazioni da parte di istituzioni pubbliche e private turche in circa 950 progetti hanno ricevuto quasi 200 milioni di euro di finanziamenti UE. Il gran numero di PMI già di successo sotto l’ultimo programma quadro rende la Turchia un partner interessante per gli enti di ricerca dell’Unione europea dato che Horizon 2020 pone maggiore attenzione all’intera catena dell’innovazione, dal laboratorio al mercato. Al contempo ci si aspetta che la Turchia userà l’associazione Horizon 2020 come un’opportunità per rafforzare la sua creazione delle capacità in ricerca ed innovazione a livello nazionale. Il suo attuale livello di investimenti in R&D inferiore all’1% del PIL, ben al di sotto della media UE di poco superiore al 2%. Parallelamente all’accordo raggiunto con la Turchia, l’UE è in procinto di concludere accordi di associazione con i paesi dei Balcani occidentali ed i paesi limitrofi.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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