Puglia: Titolo II – Capo III “Aiuti agli investimenti delle piccole e medie imprese”

Pubblicato il 8 gennaio 2015 · Agevolazioni Regionali

Dal 22 gennaio 2015 le micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Puglia possono presentare ad una banca accreditata con la Regione Puglia la domanda di aiuti per investimenti, come previsto dal Titolo II – Capo III del Regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione n.17 del 30 settembre 2014. Le risorse destinate dalla Regione Puglia a questo strumento ammontano a 30 milioni di euro, ai quali saranno aggiunte altre risorse provenienti dalla nuova programmazione 2014-2020.

Puglia-Titolo II_CapoIII

Possono presentare domanda di agevolazione le microimprese e le imprese di piccola e media dimensione, appartenenti alle seguenti categorie:

  • artigianato;
  • commercio, anche elettronico (e-commerce), escluse alcune categorie come attività di ricevitoria, commercio al dettaglio di generi di monopolio e le attività di giochi, lotterie e scommesse;
  • ristorazione, catering, gelaterie e pasticcerie, bar e simili, mense;
  • costruzioni;
  • manifatturiero;
  • servizi di comunicazione ed informazione;
  • alcuni servizi sanitari;
  • alcune attività di trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli.

Le domande di agevolazione devono riguardare progetti di investimento iniziale di importo minimo pari a 30 mila euro destinati:

  • alla realizzazione di nuove unità produttive;
  • all’ampliamento unità produttive esistenti;
  • alla diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per prodotti mai realizzati;
  • ad un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

Non sono ammissibili gli investimenti finalizzati alla mera sostituzione degli impianti. Sono, invece, ammissibili le spese per: acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali; opere murarie ed assimilate; acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie; investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; le spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori nel limite del 5% delle spese in opere murarie ed assimilate.

L’aiuto sarà erogato in forma di contributo in conto interessi a valere su un finanziamento erogato da un Soggetto Finanziatore. L’intensità di aiuto, calcolata in base ai costi ammissibili del progetto, non potrà superare:

  • Il 45% per le piccole imprese;
  • Il 35% per le medie imprese.

Il contributo in conto impianti calcolato sul montante degli interessi comprenderà l’eventuale preammortamento:

  • per una durata massima di 12 mesi per i finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari, attrezzature, brevetti e licenze,
  • per una durata massima di 24 mesi per i finanziamenti destinati all’ampliamento e/o all’ammodernamento dello stabilimento.

Qualunque sia la maggior durata del contratto di finanziamento, il contributo in conto interessi sarà calcolato con riferimento ad una durata massima del finanziamento (al netto dell’eventuale periodo di preammortamento) di:

  • sette anni per i finanziamenti destinati alla creazione, all’ampliamento e/o all’ammodernamento dello stabilimento;
  • quattro anni per i finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari, attrezzature, brevetti e licenze.

Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, su un importo finanziato massimo di:

  • euro 2.000.000,00, in caso di piccole imprese;
  • euro 4.000.000,00, in caso di medie  imprese.

Per gli investimenti in nuovi macchinari ed attrezzature potrà essere erogato un contributo aggiuntivo in conto impianti che non potrà essere superiore al 20% dell’investimento e all’importo massimo di euro 800.000,00 per le medie imprese e 400.000,00 per le piccole imprese.

Per le imprese che hanno conseguito il rating di legalità l’importo massimo di contributo è innalzato a euro 850.000,00 per le medie imprese e 450.000,00 per le piccole imprese.

La domanda di agevolazione deve essere presentata al soggetto finanziatore, direttamente o per il tramite di un Confidi. Il soggetto finanziatore provvederà all’inoltro telematico della domanda alla Regione Puglia. Successivamente sarà l’impresa a gestire la pratica on-line attraverso la richiesta di contributo.

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