Campania: 75 milioni per start up, commercio e artigianato

Pubblicato il 7 gennaio 2015 · Agevolazioni Regionali

L’assessore al Commercio e all’Artigianato della Regione Campania Vittorio Fucci ha presentato oggi a palazzo Santa Lucia i provvedimenti disposti dalla Giunta Caldoro per i settori del commercio e dell’artigianato. In totale, i finanziamenti previsti ammontano a circa 75 milioni di euro.

Questo il dettaglio:

  • bando su “reti di impresa”: 10 milioni di euro per favorire la capacità innovativa e competitiva delle aggregazioni di impresa anche in un’ottica di internazionalizzazione;
  • bando “artigianato”: 27 milioni di euro per innovazione di processo e miglioramento degli standard ambientali;
  • bando “start up”: 30 milioni di euro per lo start up di impresa;
  • bando di 2 milioni e 200 mila euro per gli artigiani, per agevolazioni e sovvenzioni a titolo di contributo in conto capitale nella misura massima del 50% della spesa ammissibile;
  • bando di 3 milioni e 700 mila euro da destinare alle imprese del commercio.

Per gli ultimi due bandi l’avviso è di imminente pubblicazione.

Campania_artigianato e commercio

Come affermato dall’assessore Fucci, la Regione intende sostenere il rilancio del commercio e dell’artigianato, due settori strategici per la Campania.

I bandi su reti di impresa, artigianato e start up sono stati costruiti a fondo di rotazione, con mutui a 7 anni con un tasso dello 0,50%. Dopo 11 anni di stasi, quindi, la Regione Campania rimette in circuito risorse ed iniziative per i due settori, attraverso l’agevolazione dell’accesso al credito con le leggi 949 del 1952 e 240 del 1981. Il 30% dei fondi disponibili con queste due leggi sarà destinato ai cosiddetti soggetti non bancabili, al fine di mettere in campo ulteriori azioni di contrasto al fenomeno dell’usura. Sono in corso le procedure per la scelta del gestore ai fini dell’attivazione del credito.

“Abbiamo la consapevolezza che gli sforzi prodotti dalla Regione Campania si trasformeranno in stimolanti opportunità per le piccole e medie imprese (pmi), soprattutto in un momento di crisi come quello attuale e di difficoltà economiche e finanziarie esistenti nel Paese”, conclude l’assessore.

Fonte: Regione Campania

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