In data 26/03/2014 i rappresentanti permanenti degli Stati membri Ue si sono riuniti a Bruxelles e hanno approvato il compromesso raggiunto dal Consiglio e dal Parlamento europeo sulle misure per incrementare l’uso di carburanti alternativi nel settore dei trasporti e garantire che il territorio europeo sia coperto da una rete sufficiente di stazioni di rifornimento e di ricarica, che consenta ai veicoli elettrici di circolare liberamente sulle strade e sulle rotte marittime europee.
Le nuove specifiche norme della direttiva dell’UE, il cui obiettivo è di ridurre la dipendenza del settore dei trasporti dal petrolio e di mitigare il suo impatto sul clima, imporranno agli Stati membri di sviluppare una rete di infrastrutture necessarie per i carburanti alternativi e di elaborare piani che includano un numero sufficiente di stazioni di ricarica e di rifornimento.
Nello specifico, come spiega una nota relativa alle auto elettriche, gli Stati membri entro la fine del 2020 dovranno installare complessivamente almeno un punto di ricarica per ogni 10 veicoli.
Per quanto riguarda il Cng (compressed natural gas), invece, le auto alimentate con questo combustibile dovrebbero poter circolare negli agglomerati urbani entro il 2020 e almeno lungo le esistenti arterie Ten-T dal 2025. L’indicazione di massima fornita dalla direttiva circa la distanza media tra stazioni di rifornimento è di circa 150 km.
A proposito del Gnl, la direttiva indica per il 2025 un obiettivo sia per le navi (che dovranno beneficiare di un punto di rifornimento in ogni porto Ten-T) che per i camion (distributori lungo le principali arterie Ten-T con una distanza minima tra loro di 400 km).
Dal Parlamento europeo nessuna indicazione, infine, sull’idrogeno, che ciascuno Stato membro potrà includere o meno nel suo piano. Rimane invariato l’obbligo di applicare standard tecnici comuni per i punti di ricarica e rifornimento.
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