Commissione Europea: ricerca e innovazione per la ripresa economica

Pubblicato il 11 giugno 2014 · Programma Horizon 2020

La Commissione Europea lo scorso 10 giugno con la comunicazione “Research and innovation as sources of renewed growth” ha riaffermato l’importanza degli investimenti e delle riforme nel campo della ricerca e dell’innovazione (R&I) per favorire la ripresa economica nell’Unione europea. L’aumento degli investimenti in R&I rappresenta un comprovato fattore di crescita; rappresentano il fulcro della crescita economica e della competitività delle imprese e come tale costituiscono l’elemento centrale della strategia Europa 2020 dell’UE.

Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: “La promozione dell’innovazione è ampiamente riconosciuta come fattore chiave per la competitività e il miglioramento della qualità della vita, soprattutto in Europa, dove non possiamo competere sul piano dei costi. Questo è un campanello d’allarme per i governi e le imprese di tutta l’Unione. Bisogna agire subito per evitare di pagarne le conseguenze negli anni a venire.” La comunicazione pubblicata individua tre settori principali d’intervento per le riforme:

  • migliorare la qualità dello sviluppo di strategie e del processo di elaborazione delle politiche, mettendo insieme attività di ricerca e innovazione, sostenute da un bilancio pluriennale stabile che orienti le risorse in modo strategico;
  • migliorare la qualità dei programmi di R&I, anche mediante la riduzione degli oneri amministrativi e uno stanziamento più competitivo dei finanziamenti;
  • migliorare la qualità degli enti pubblici che svolgono attività di R&I, anche tramite la creazione di nuovi partenariati con le imprese del settore.

ricercaLe proposte fanno seguito alle raccomandazioni specifiche per paese del 2014, rivolte a una serie di Stati membri per invitarli a riformare le loro politiche di ricerca e innovazione.

La Commissione ha inoltre chiesto agli Stati membri di dare priorità alla R&I. Attualmente, con una spesa di R&I nel settore pubblico e in quello privato di poco superiore al 2% del PIL, l’UE è ancora molto indietro rispetto ad altri paesi come gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud, e anche alla Cina manca poco per superare l’Unione. Incrementare la spesa di R&I portandola al 3% del PIL resta pertanto un obiettivo fondamentale per l’UE, ma la comunicazione indica che è essenziale anche migliorare la qualità della spesa pubblica in questo settore per accrescere l’impatto economico dell’investimento. La comunicazione sottolinea inoltre la necessità per l’UE di creare condizioni generali adeguate che incoraggino le imprese europee a innovare ulteriormente.

Il bilancio dell’UE per il periodo 2014-2020 segna una svolta decisiva a favore della R&I e altri settori favorevoli alla crescita, con un aumento del 30%, in termini reali, della dotazione destinata al Programma Horizon 2020, il nuovo programma dell’Unione per la ricerca e l’innovazione.

Scarica qui la Raccomandazione del Consiglio con la cui il Consiglio dell’Unione Europea raccomanda, tra l’altro, di attuare un aggiustamento di bilancio favorevole alla crescita basato sui significativi risparmi annunciati che provengono da un miglioramento duraturo dell’efficienza e della qualità della spesa pubblica a tutti i livelli di governo, preservando la spesa atta a promuovere la crescita, ossia la spesa in ricerca e sviluppo, innovazione, istruzione e progetti di infrastrutture essenziali.

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