Con Decreto 28 luglio 2015 il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali definisce i criteri e le modalità per la concessione di contributi, concernenti la valorizzazione e la salvaguardia delle caratteristiche di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari, contraddistinti da riconoscimento U.E., ai sensi dei regolamenti (UE) n. 1151/2012, (UE) n. 1308/2013, (CE) n. 607/2009. (15A06760) (GU Serie Generale n.209 del 9-9-2015)
L’istanza di contributo, nell’ambito delle aree di intervento “Valorizzazione”, “Tutela, salvaguardia e vigilanza”, “attività di sostegno del settore”, può essere presentata dai seguenti soggetti:
a) Organismi a carattere associativo dei Consorzi di tutela riconosciuti;
b) Organismi a carattere associativo delle Associazioni dei Consorzi di tutela riconosciuti;
c) Consorzi di tutela riconosciuti;
d) Associazioni temporanee tra Consorzi di tutela e/o organismi associativi operanti nel settore dell’agroalimentare.
Diverse sono le tipologie di spese ammissibili:
- Spese per l’ organizzazione e partecipazione a fiere, convegni, esposizioni, concorsi, pubblicazioni e divulgazioni di conoscenze destinate a sensibilizzare il grande pubblico (annunci su social media, radio e televisione etc.), per le quali la percentuale di contribuzione non potrà superare il 90% dei costi ammissibili;
- Spese per l’attività di formazione professionale e acquisizione di competenze (corsi di formazione, seminari, coaching etc.), attività dimostrative ed azioni di informazione, scambi interaziendali di breve durata ivi comprese le visite di aziende agricole, per le quali la percentuale di contribuzione non potrà superare il 90% dei costi ammissibili;
- Spese per studi e ricerche idonei a migliorare la conoscenza e garantire lo sviluppo del settore dei prodotti a denominazione di origine, per le quali la percentuale di contribuzione non potrà superare il 90% delle spese ammesse;
- Spese per l’organizzazione e partecipazione a fiere, mostre etc., per le quali la percentuale di contribuzione non supera il 50% delle spese ammesse;
- Spese per attività di formazione la cui percentuale di contribuzione non supera il 50% dei costi ammissibili;
- Spese per attività di consulenza la cui percentuale di contribuzione non può superare il 50% dei costi ammissibili;
- Spese ammesse per studi e ricerche idonei a migliorare la conoscenza e garantire lo sviluppo del settore dei prodotti a denominazione di origine, per le quali la percentuale di contribuzione dell’aiuto non supera il 90% dei costi ammissibili per la ricerca fondamentale ed il 50% dei costi ammissibili per gli studi di fattibilità.
Le istanze per la richiesta di contributi devono pervenire al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, pena l’esclusione, entro, e non oltre, le ore 17.00 del 18 ottobre di ogni anno, in duplice copia, all’indirizzo indicato all’allegato B) del decreto.
Ogni soggetto proponente presenta un’unica istanza.
Per visualizzare il Decreto 28 luglio 2015 clicca qui.
Fonte: www.gazzettaufficiale.it
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