Lo scorso 28 maggio il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, intervenendo all’Assemblea generale di Confindustria, ha dichiarato di aver firmato in data 27 maggio il decreto attuativo per il credito di imposta per ricerca e sviluppo, che diventa così pienamente operativo.
Il credito di imposta – senza limite di fatturato per le imprese beneficiarie – riguarda gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019. Il credito di imposta spetta nella misura del 25% fatte salve alcune tipologie di spesa per le quali si arriva al 50%: costi per il personale altamente qualificato e per contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca o altre imprese comprese le startups innovative. Il credito di imposta è riconosciuto, fino ad un importo massimo annuale di 5 milioni per ciascun beneficiario, a condizione che siano sostenute spese incrementali per attività di R&S per almeno 30 mila euro.
Per tutti i dettagli sul credito di imposta, scarica qui il testo della legge n. 190 del 23/12/2014 (legge di stabilità 2015).
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