Credito di imposta in Destinazione Italia: attese le disposizioni attuative

Pubblicato il 24 gennaio 2014 · Incentivi Ricerca e Innovazione

Credito di impostaA quando le disposizioni attuative per la fruizione del credito di imposta?

Il Piano Destinazione Italia, la cui prima versione è stata adottata dal Governo il 19/09/2013,  individua un insieme di 50 misure che mirano a rendere più efficaci gli investimenti, attrarli verso il meglio dell’Italia, investire nelle persone e promuovere l’Italia nel mondo. Il Piano è stato sottoposto ad una consultazione pubblica (dal 9 ottobre al 9 dicembre 2013): le osservazioni ricevute hanno trovato riscontro nell’aggiornamento approvato dal Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2013. Le misure considerate prioritarie dal Governo, tra cui il credito di imposta per Ricerca e Sviluppo, sono state immediatamente recepite nel decreto legge n. 145/2013 “Destinazione Italia” pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 300 del 23 dicembre 2013.

Il D.L. 145/2013 propone il credito d’imposta sul 50% delle spese incrementali in ricerca e sviluppo negli anni 2014-2016, con agevolazione massima annuale di € 2.500.000 per ciascun beneficiario nel limite massimo complessivo di euro 600 milioni. 

Nel disegno di legge (presentato il 23/12/2013 insieme alla relativa Relazione Tecnica) per la Conversione in legge del D.L. 145/2013, si conferma che per ciascuna annualità a partire dal 2014 fino al 2016 è previsto il riconoscimento del credito di imposta. La fruizione dell’agevolazione avverrà tramite piattaforma informatica che consentirà di realizzare una procedura priva di graduatorie e di eventuali code da parte dei soggetti beneficiari.  Nella Relazione Tecnica, all’Articolo 3: Credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo si riporta quanto segue:

La norma prevede la possibilità di introdurre nell’ordinamento un credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte del sistema delle imprese pari al 50% delle spese incrementali sostenute dalle imprese rispetto all’anno precedente, con un’agevolazione massima di 2,5 milioni di euro per impresa, ed è prevista una spesa minima di 50.000 euro in ricerca e sviluppo per poter accedere all’agevolazione. Inoltre, la misura definisce quali siano le attività di ricerca e sviluppo soggette all’agevolazione e quali spese sono ammissibili. L’effettiva attivazione del credito di imposta avverrà a seguito della definizione della programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali comunitari e previa individuazione di tale misura all’interno del pertinente programma operativo nazionale. A tal fine, sulla base delle risorse effettivamente assegnate dal PON per ciascuno esercizio fino al 2016, con decreto interministeriale si adotteranno le disposizioni attuative necessarie ivi inclusa la decorrenza dell’agevolazione. Pertanto, la norma è di carattere programmatico perché è subordinata all’individuazione esatta dell’importo da destinare alla misura nell’ambito del pertinente programma operativo nazionale 2014-2020.
 

Il disegno di Legge è in corso di esame in Commissione dal 9 gennaio 2014. Il documento completo è scaricabile dal sito della Camera dei Deputati  oppure al seguente link.

Si resta quindi in attesa della conversione in legge e del decreto interministeriale (MSE+MEF) per la definizione delle procedure attuative e della decorrenza del credito di imposta 2014-2016.

 

 

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