Bonus ricerca: il credito di imposta nella legge di stabilità 2015
Nella serata dello scorso 23 ottobre Giorgio Napolitano ha firmato la Legge di stabilità 2015 autorizzando la presentazione alle Camere del disegno di legge.
Nella legge di stabilità all’articolo 7 si stabilisce il nuovo articolo 3 del decreto legge n.145 el 2013 – Destinazione Italia. Il credito di ‘imposta per attività di ricerca e sviluppo effettuate dalle aziende sarà del 25% sugli incrementi di investimenti in ricerca. Per le spese relative a contratti di ricerca stipulti con Università, enti di ricerca ed organismi equiparati e con altre imprese comprese le startup innovative, e per le spese per personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, il bonus sarà del 50%.
Di tale bonus ricerca potranno fruire tutte le imprese, senza alcun vincolo di fatturato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, e dal regime contabile adottato.
Nello specifico la norma proposta dal governo riconoscerà un credito di imposta per il 25%, a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019, delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.
Il credito di imposta è riconoscituo per un importo massimo annuale di €5 milioni per ciascun beneficiario, a condizione che siano sostenute spese in attività di ricerca e sviluppo almeno pari a €30.000.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA