Ricerca e sviluppo: attesa record per il credito di imposta.
Sulla base delle ultime dichiarazioni del Ministro Guidi, il credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo dovrebbe diventare operativo con la legge di stabilità.
Il decreto Destinazione Italia del dicembre 2013 prevedeva un sostegno fiscale a partire dal 2014, nella misura di 200 milioni annui per il 2014-2016, per un importo massimo annuale di 2,5 milioni per ciascun beneficiario. Tuttavia in un articolo odierno del Sole24Ore si legge che la nuova formulazione della misura – ancora in forma di bozza – prevede un credito di imposta a decorrere dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2019: 500 milioni annui per un impegno totale di 2,5 miliardi.
Inoltre il beneficio non dovrebbe essere più limitato alle imprese con fatturato inferiore a 500 milioni. Ancora in fase di valutazione la percentuale del beneficio: il 50% (o meno) delle spese incrementali per investimenti in ricerca e sviluppo rispetto alla media delle spese realizzate nei tre periodi di imposta precedenti al 2015. Per le startup, in attività da meno di tre anni, la media degli investimenti da considerare sarebbe quella risultante dai bilanci approvati al 31 dicembre 2014. Per le imprese di nuova costituzione il credito di imposta dovrebbe essere pari al 10%. La soglia per singola impresa nell’attuale bozza è indicata in 10 milioni, ma sul tema potrebbero esserci modifiche da qui all’approvazione della legge di stabilità.
Tra le spese saranno ammissibili anche quelle relative al personale altamente qualificato (dal 2015 il nuovo bonus sostituirà l’attuale credito d’imposta per le assunzioni).
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA