Lo scorso 29 maggio il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, è intervenuta all’Assemblea generale di Confindustria, tenutasi a Roma. All’interno del suo intervento, il Ministro ha affermato che l’Italia ha bisogno di un ampio disegno di politica industriale e che bisogna lavorare alla rimozione dei mille vincoli di sistema che frenano lo sviluppo delle imprese.
“Il mio primo impegno è stato lavorare sotto traccia, affrontare la gestione ordinaria delle tante cose in sospeso, anche piccole ma importanti. Dei tanti casi di lentezza burocratica, dei decreti attuativi non scritti o non emanati, della messa a punto di misure portate avanti dal precedente Governo ma che avevano necessità di interventi migliorativi. Mi ero personalmente impegnata nell’adozione di quattro importanti provvedimenti attuativi di competenza del Ministero dello Sviluppo economico entro il 15 aprile:
- la nuova Sabatini,
- il Credito di imposta alla ricerca e sviluppo (che attende solo la firma del Ministro dell’Economia per essere operativo),
- i nuovi criteri d’accesso per il Fondo Centrale di Garanzia,
- l’estensione della garanzia pubblica ai minibond.
Le linee di attività che il Governo intende seguire partendo dal principio che si deve sostenere l’occupazione, tornare ad assumere, puntare su innovazione e internazionalizzazione come fattori primari di competitività, restituire speranza e fiducia a un’intera generazione, sono le seguenti:
- Provvedimenti mirati allo stimolo della domanda di investimenti. Stiamo definendo una significativa agevolazione fiscale sugli investimenti incrementali in beni strumentali e asset intangibili. Si affiancherà alla Nuova Sabatini e al Credito di imposta per la Ricerca e lo Sviluppo, per dare uno shock agli investimenti strategici per la competitività.
- Stimoli più generali ai consumi e agli investimenti attraverso la riduzione delle tasse su imprese e famiglie.
- Interventi mirati per l’industria e la competitività delle Pmi che verranno presentati nelle prossime settimane in Consiglio dei Ministri e comunque non più tardi del 20 giugno. Sarà un pacchetto normativo articolato che includerà misure a favore del rafforzamento patrimoniale delle imprese.
- Un piano di riduzione della bolletta energetica delle imprese.
- Un piano straordinario per il Made in Italy.
- Semplificazione burocratica.
Dobbiamo spingere le nostre imprese a fare il salto di qualità: a internazionalizzarsi, a fare ricerca, a innovare prodotti e processi produttivi. La forza del nostro Paese sta soprattutto nelle fabbriche che esportano, che investono, che innovano, che assumono.”
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