Investire in Ricerca e Sviluppo? Il piano Destinazione Italia, finalizzato a costruire un ambiente più favorevole agli investimenti in Italia, prevede tra le altre misure, anche il nuovo credito di imposta per le imprese che investono in ricerca e sviluppo.
Il decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145 per l’avvio del il piano Destinazione Italia ripropone il credito di imposta sul 50% delle spese incrementali in ricerca e sviluppo negli anni 2014-2016, con agevolazione massima annuale di € 2.500.000 per ciascun beneficiario nel limite massimo complessivo di euro 600 milioni, a valere sulla prossima programmazione dei fondi comunitari 2014-2020.
Potranno accedervi tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimensioni aziendali, dal settore economico in cui operano, nonchè dal regime contabile adottato. Condizione essenziale che siano sostenute spese per R & S pari ad almeno € 50.000 per ciascun periodo d’imposta.
Sono ammissibili al credito di imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:
a) lavori sperimentali o teorici svolti aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette;
b) ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi di cui alla lettera c);
c) acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati.
d) produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.
Ai fini della determinazione del credito d’imposta sono ammissibili le spese relative a:
a) Personale impiegato nell’attività di R&S;
b) Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto di iva;
c) costi della ricerca svolta in collaborazione con le università e gli organismi di ricerca, quella contrattuale, le competenze tecniche e i brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne.
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