Il prototipo di un “drone ambulanza”, equipaggiato con un kit di primo soccorso è in grado di raggiungere le vittime di attacco cardiaco rapidamente, è stato l’idea sviluppata da uno studente olandese della Delft University of Technology, Alec Momont. Il dispositivo salvavita può volare a una velocità di 28 m/s circa cento chilometri orari. Il drone, che può coprire un’area di circa 12 km quadrati, può arrivare sul luogo dell’intervento in pochissimi minuti dalla chiamata al servizio d’emergenza. Oltre al defibrillatore portatile il drone è in grado di trasportare il necessario per tamponare le ferite, una coperta termica e altri dispositivi medici che possono fare la differenza tra la vita e la morte se correttamente utilizzati in attesa del personale sanitario.
Chiunque dotato di mano ferma e una certa dose di coraggio sarà in grado di portare i primi soccorsi perché il drone è equipaggiato con microfoni, altoparlanti e videocamera per permettere a tutti coloro che si trovano sul luogo dell’incidente di ricevere via radio tutte le istruzioni necessarie da un medico del servizio di emergenza. Il drone è ancora in fase prototipale ma è già all’attenzione dei servizi di urgenza olandesi ed è stato inoltre apprezzato dalla Fondazione olandese per il cuore. Realizzato utilizzando materiali e tecniche innovative, come la fibra di carbonio e processi di stampa 3D ogni singolo drone costerà circa 21000 dollari, ma nulla in confronto al salvataggio di una vita.
Momont vuole che la sua idea progettuale, diventi una valigetta medica volante in grado di portare, nel limite delle sue possibilità, soccorso ad una persona intrappolata in un incendio ad esempio fornendo una riserva di ossigeno, oppure una iniezione di insulina ad un malato di diabete. Entro cinque anni, Momont spera di creare una rete di droni d’emergenza in tutta l’Olanda.
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