Il Governo ha stanziato oltre 800 milioni di euro per interventi finalizzati all’ottenimento di una maggior efficienza energetica, nel settore pubblico, industriale e privato, attraverso:
- riqualificazione energetica degli edifici pubblici;
- rafforzamento del meccanismo dei certificati bianchi;
- promozione dei sistemi di consumo energetico individuale;
- nuovi metodi di fatturazione basati sui consumi reali che favoriscano i consumatori;
- finanziamenti a favore di progetti di efficienza e di reti per il teleriscaldamento e del teleraffrescamento.
Si tratta di una serie di misure aggiuntive che hanno lo scopo di potenziare gli strumenti della Strategia Energetica Nazionale (SEN) e raggiungere l’ambizioso obiettivo europeo di diminuzione dei consumi di energia elettrica primaria del 20% entro il 2020.
Così, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto di recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, presentato da Matteo Renzi, dal Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e dal Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti. Il provvedimento, oltre a prevedere stanziamenti per le PA e le PMI, prevede anche disposizioni che mirano a migliorare la consapevolezza dei consumi energetici nei consumatori attraverso la promozione dei sistemi di misura individuali e una fatturazione più precisa e fondata sul consumo reale.
Scendendo nel dettaglio, a partire da quest’anno uno stanziamento di 355 milioni sarà destinato a un programma di interventi di riqualificazione energetica, da realizzare negli edifici della PA centrale nel periodo 2014-2020. All’impiego di queste risorse si sommeranno i finanziamenti privati attivabili attraverso contratti di prestazione energetica, che ripaghino gli investimenti con i risparmi sulla bolletta. Inoltre, per quanto riguarda le forniture di prodotti e servizi della PA centrale è stato rafforzato il vincolo di acquisto di prodotti e servizi ad alta efficienza energetica.
Dal 5 dicembre 2015, poi, le grandi aziende e le imprese ad alta intensità energetica saranno chiamate a eseguire diagnosi energetiche periodiche, che serviranno per individuare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia. Alle piccole e medie imprese (pmi), invece, saranno destinati 105 milioni per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche e per attirare l’attenzione sui vantaggi competitivi dell’efficienza energetica. Inoltre, al fine di incentivare la realizzazione dei progetti di efficienza energetica che scaturiranno dalle diagnosi è stato previsto il rafforzamento del meccanismo dei certificati bianchi. Questi ultimi, conosciuti anche come Titoli di Efficienza Energetica-TEE, sono titoli negoziabili che attestano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di riqualificazione. Invece le imprese che hanno intenzione di realizzare nuovi impianti di produzione di energia elettrica o di energia termica, con potenza superiore a 20 MW termici nonché nuove reti di teleriscaldamento, saranno tenute a effettuare un’analisi costi-benefici, e contestualmente a intraprendere un’analisi sul territorio nazionale che individui le aree con maggiore potenziale di sviluppo del teleriscaldamento, allo scopo di indirizzare gli investimenti e di semplificare i procedimenti autorizzativi.
Importanti norme sono state introdotte anche per rafforzare , nella regolazione dei servizi energetici e delle attività di trasmissione e distribuzione dell’energia, lo slancio verso l’efficienza energetica e verso l’eliminazione di eventuali ostacoli all’incremento dell’efficienza delle reti, al sostegno della diffusione efficiente delle fonti rinnovabili, alla generazione distribuita e alla cogenerazione ad alto rendimento, favorendo in maniera più incisiva la partecipazione della domanda ai mercati dell’energia. Grande attenzione è rivolta all’incremento delle professionalità e della qualità dei servizi energetici. Il provvedimento potenzia, infatti, la disponibilità di regimi di qualificazione e certificazione per i fornitori di servizi, rendendoli obbligatori, in alcuni casi, per l’accesso agli incentivi.
Con il decreto, poi, è stato costituito anche il “Fondo nazionale per l’efficienza energetica”, che rappresenta un importante strumento finanziario per sostenere gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della PA e per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi. In particolare, una sezione del Fondo sarà destinata a sostenere gli investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Nel periodo 2014-2020 il Fondo sarà incrementato di circa 70 milioni di euro l’anno e opererà mediante la concessione di garanzie e finanziamenti.
Misure rilevanti sono state previste anche per la diffusione delle informazioni e per la formazione di imprese, pubbliche amministrazioni, cittadini e studenti. ENEA, infatti, in collaborazione con le associazioni di categoria e le associazioni dei consumatori e delle Regioni, lancerà un programma che avrà a disposizione fino ad un milione di euro all’anno.
Come dichiarato dal ministro Guidi, siamo di fronte a un pacchetto, che insieme alle altre misure approvate finora, permette di fronteggiare importanti sfide dirette a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e a ridurre i costi energetici, auspicando che “possano presto diventare tangibili i benefici a favore dei consumatori, delle imprese e dell’ambiente”.
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