Nell’ambito delle opportunità dei finanziamenti europei, Eurostars continua ad essere lo strumento di scelta per le PMI che svolgono le proprie attività di ricerca e sviluppo e si impegnano in collaborazioni di ricerca internazionale. Eurostars è il programma che supporta le PMI research-performing fornendo finanziamenti per progetti di ricerca ed innovazione collaborativi transnazionali i cui prodotti vengono poi rapidamente commercializzati.Caratterizzati dall’approccio bottom-up, i progetti devono essere condotti in collaborazione da almeno due soggetti diversi di due nazioni diverse; il leader deve essere una PMI innovativa ed almeno la metà dei costi del progetto deve essere sostenuta da PMI innovative.
I Paesi partecipanti ad Eurostars e la Commissione Europea investiranno circa 72 milioni di euro in 103 progetti innovativi transnazionali, che coinvolgono 27 differenti paesi. Sono questi i risultati dell’ultimo round di valutazione delle applicazioni sottomesse nella cut-off di febbraio 2016. Un totale di 335 entità riceveranno finanziamenti pubblici, la maggior parte delle quali sono PMI (68%), seguite da università (16%), istituti di ricerca (11%), grandi imprese (4%) ed altre entità (1%). Le PMI saranno responsabili del 79% dei budget di progetto. Con 299 applicazioni ricevute, il tasso di successo globale per progetti nell’ultimo round di valutazione è stato del 34%.
Quasi il 40% dei progetti selezionati creerà un prodotto innovativo, un servizio o un processo per il medical/health-related market. Seguono gli industrial products/manufacturing (17%), Energy and Computer-related (entrambi 8%). I primi cinque paesi coinvolti in una collaborazione Eurostars sono la Germania con 29 progetti, la Francia (25), Svezia (22), Paesi Bassi (21) e la Norvegia (19). Dal 2014, Eurostars ha supportato quasi 500 progetti del valore di 679 milioni.
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