Nella giornata del 17 aprile scorso la V Commissione Bilancio della Camera ha votato all’unanimità il parere di competenza relativo all’accordo di partenariato. L’Accordo di partenariato è il documento con cui viene definita la strategia di impiego dei fondi strutturali europei per il periodo 2014-2020. Il documento è il frutto di un lungo percorso di preparazione e di discussione con vari soggetti istituzionali: Amministrazioni centrali (Ministeri), le Regioni, il Partenariato istituzionale (ANCI E UPI), il Partenariato economico e sociale (Associazioni e Organizzazioni di categoria).
Pertanto dopo un intenso lavoro, e con l’esame del CIPE previsto nel pomeriggio di oggi 18/04, il documento sarà pronto per essere inviato a Bruxelles. In esso viene descritto come saranno impiegati negli anni 2014-2020 (con un totale di quasi 340 azioni) i 31,2 miliardi di euro di fondi strutturali (FESR e FSE) ed i 10,5 miliardi del FEASR assegnati all’Italia nella programmazione europea. A questi 41 miliardi e mezzo si aggiungerà un importo analogo di cofinanziamento nazionale. Inoltre il documento contiene l’impianto strategico e la selezione degli obiettivi tematici su cui si concentrano le risorse e gli interventi previsti. I fondi strutturali sono destinati a 11 obiettivi tematici:
OT1 – Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione
OT2 – Agenda digitale (Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesime)
OT3 – Competitività dei sistemi produttivi
OT4 – Energia sostenibile e qualità della vita
OT5 – Clima e rischi ambientali
OT6 – Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali
OT7 – Mobilità sostenibile di persone e merci
OT8 – Occupazione
OT9 – Inclusione sociale e lotta alla povertà
OT10 – Istruzione e formazione
OT11 – Capacità istituzionale e amministrativa (rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente)
Nella sostanza è stata confermata la strategia impostata dal precedente governo: concentrare le risorse sull’innovazione, sulla ricerca e sul sostegno alle PMI. Questi primi tre OT assorbono circa un terzo delle risorse europee e saranno perseguiti attraverso azioni finanziabili quasi con il FESR ed in acuni casi con il FEASR. Agli OT 8, 9 e 10 è diretto più del 90% delle risorse del FSE. Rispetto alla vecchia programmazione è stata limitata le dotazione di risorse per le infrastrutture (1,7 miliardi) dedicati soprattutto al completamento di opere già esistenti, all’intermodalità, alle aree interne e all’ottimizzazione del traffico aereo.
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