Sui fondi UE 2007-20013, i programmi italiani hanno fatto progressi nella capacità di recepirli, ma “resta molto da fare”, come spiega all’ANSA Shirin Wheeler, portavoce del commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn, presentando i risultati della gestione dei Fondi per lo sviluppo regionale per il periodo 2007-2013. I rallentamenti sono provocati soprattutto da problemi nella capacità di gestione dei fondi, tali da lasciare l’Italia ben al di sotto della media Ue nell’assorbimento: solo il 49,63% contro il 66,29%.
Gli strumenti finanziari europei disponibili in Italia per le politiche regionali di coesione, sono il Fondo europeo per lo sviluppo (FESR) ed il Fondo sociale europeo (FSE). Per la Puglia, al 28 febbraio scorso, la spesa del Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) si attesta al 56,3%, una performance decisamente migliore della media nazionale (51,9%), oltre che delle altre Regioni dell’obiettivo convergenza.
Ma il tempo stringe. Il traguardo della gestione 2007-2013 ha come scadenza il 31 dicembre 2015 per presentare fatture e certificazioni si avvicina, ma l’Italia deve ancora assorbire il 48,1% dell’allocazione totale del Fesr. Da qui a fine 2015 occorre accelerare, per assorbire – in meno di due anni – oltre 16 miliardi altrimenti andranno persi.
Nel frattempo la dg Regio della Commissione ha adottato un’interruzione dei pagamenti fino a quando il sistema di audit italiano non sarà rafforzato, al fine di migliorare la capacità di gestione e di controllo delle risorse.
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