La fotocamera più veloce al mondo è in grado di catturare immagini a colori con una frequenza di 100 miliardi di frame al secondo, stracciando il precedente record di 10 milioni di frame al secondo.
Questo incredibile strumento, permetterà di catturare in 2D eventi finora “sfuggenti”, come la riflessione dei raggi laser e la propagazione di una particella di luce all’interno di un materiale. Una vera rivoluzione per la scienza, viste le infinite possibili applicazioni che potrebbe avere tale tecnologia.
La tecnologia in questione permette di ottenere gli scatti più veloci di tutti i tempi e viene definita “fotografia compressa ultraveloce” (Cup), è stata ottenuta modificando e potenziando un’altra tecnologia già disponibile la “streak camera”, che è in grado di misurare nel tempo la variazione di intensità di un impulso di luce: anche se veloce, permette di avere solo una visione ad un’unica dimensione, un pò come sbirciare da un buco della serratura molto stretto e da molto lontano, e dunque avendo una visione quasi monodimensionale.
Aggiungendo nuovi algoritmi e una serie di dispositivi (come un microscopico a specchio digitale) che potenziano la “vista” della fotocamera in uno spazio bidimensionale, la nuova fotografia compressa ultraveloce consente per la prima volta di seguire in tempo reale gli impulsi di luce. Applicata ai microscopi o ai telescopi, permetterà di riprendete in maniera inedita eventi dinamici, sia nel su scala nanometrica che nello spazio. ”Tutte le nuove tecnologie, soprattutto quelle che permettono di fare un enorme progresso, sono seguite da molte scoperte. La nostra speranza è che la Cup consenta di fare nuove scoperte scientifiche che ancora non possiamo neppure immaginare”, spiega il coordinatore dello studio Lihong Wang dell’università di Washington.
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