G7 Energia: sicurezza energetica e diversificazione delle fonti

Pubblicato il 13 maggio 2014 · Finanziamenti & Contributi

Lo scorso 6 maggio 2014 si sono conclusi i lavori della sessione plenaria del G7 Energia, presieduta dal Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi. I ministri dell’Energia dei Paesi più industrializzati, riuniti a Roma, hanno stilato un documento le cui linee principali saranno presentate al prossimo Vertice dei capi di Stato e di governo di Bruxelles.

G7 Energia

I lavori del vertice sono stati svolti alla presenza dei capi delegazione dei sette Paesi: il ministro francese dell’Ecologia, Sviluppo Sostenibile ed Energia, Ségolène Royal; il ministro tedesco degli Affari Economici ed Energia, Sigmar Gabriel; il Segretario di Stato inglese all’Energia e ai Cambiamenti Climatici, Edward Davey; il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Ernest J.Moniz; il ministro giapponese dell’Economia, Commercio e Industria, Toshimitsu Motegi; il ministro canadese delle Risorse Naturali, Greg Rickford. Ai lavori hanno partecipato anche il Commissario Ue all’Energia, Guenther Oettinger e il Direttore esecutivo dell’IEA, Maria van Hoeven.

Come ha sottolineato il ministro Guidi la sicurezza energetica collettiva e gli interventi necessari a garantirla sono stati il fulcro dell’agenda del G7. La prima parte del dibattito ha individuato le strategie da adottare per ridurre la dipendenza energetica e i rischi a essa collegati, e ha visto siglato l’accordo dei sette ministri sulla necessità di sostenere la diversificazione delle fonti primarie e delle tecnologie di produzione e distribuzione dell’energia, l’impegno per l’efficienza energetica e per un uso più diffuso delle fonti alternative agli idrocarburi (rinnovabili, nucleare, combustibili alternativi).

La seconda parte dei lavori, invece, si è incentrata sullo sviluppo e la modernizzazione delle infrastrutture e ha messo in evidenza la necessità di reti dell’energia più potenti e integrate, capaci di garantire approvvigionamenti anche nell’eventualità di choc energetici. “Il che vuol dire – come sottolineato dal ministro Guidi – maggiori interconnessioni tra i Paesi, sviluppo di nuovi impianti per produrre, ricevere e distribuire il Gas Naturale Liquefatto, diffusione delle smart grid e di efficienti sistemi di stoccaggio per l’energia elettrica e il gas”.

Ultimo tema affrontato dal G7, sempre al fine di garantire la sicurezza energetica, “è stato come armonizzare le politiche e il quadro regolatorio in materia di mercati delle materie prime, meccanismi di formazione del prezzo dell’energia e della CO2, difesa della concorrenza, libero accesso ai mercati e alle infrastrutture, e, infine, sistemi coerenti di incentivazione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica”.

Le conclusioni del vertice saranno sottoposte al prossimo G7 di giugno a Bruxelles, anche con l’obiettivo di contribuire alla discussione sui cambiamenti climatici in programma alla Conferenza di Parigi 2015.

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