È stato realizzato in USA il generatore elettrico più sottile del mondo: ha lo spessore di un atomo e genera energia dal movimento. Può essere integrato nei vestiti, e convertire i movimenti del corpo in elettricità per ricaricare dispositivi mobili.
È la base per una nuova generazione di dispositivi che generano elettricità, trasparenti, leggerissimi ed estremamente flessibili.
Il dispositivo è descritto su Nature dai ricercatori della Columbia University e del Georgia Institute of Technology. Il generatore è stato realizzato con un materiale a due dimensioni, chiamato bisolfuro di molibdeno. Il dispositivo produce elettricità grazie a un effetto chiamato piezoelettrico, in cui lo stiramento o la compressione di un materiale generano una tensione elettrica. In questo caso è lo stiramento del materiale a generare corrente elettrica.
L’effetto è stato teorizzato ma mai osservato in materiali sottilissimi come questi, dello spessore di uno o pochi atomi.
Generatori di questo tipo, che convertono in elettricità l’energia meccanica dell’ambiente o del corpo umano, potrebbero essere usati anche nella robotica, ha osservato uno degli autori, James Hone, ingegnere meccanico alla Columbia University. Oppure se integrati nei vestiti, potrebbero ricaricare, per esempio, il cellulare o alimentare sensori medici indossabili che controllano la salute.
”È il primo lavoro sperimentale in questo settore – ha rilevato Hone – ed è un esempio di come il mondo diventa diverso quando le dimensioni del materiale si restringono alla scala di un singolo atomo”.
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