Lo scorso 25 luglio la Commissione Europea ha aggiornato il Work Programme 2017 di Horizon 2020, il quale prevede per il prossimo anno investimenti pari a 8,5 miliardi di euro in ricerca ed innovazione.
Una importante novità riguarda l’introduzione del principio dell’open research data in tutte le call di Horizon 2020. Pertanto, per i progetti finanziati, l’accesso libero online ai dati scientifici dovrà diventare la norma: la Commissione sostiene che l’Open Science sarà in grado di promuovere la competitività accelerando l’innovazione e la collaborazione. Il programma reagisce anche agli sviluppi dell’attualità rafforzando la ricerca sulle migrazioni. In risposta alla crisi dei rifugiati, finanziamenti saranno dedicati a nuove ricerche per capire la migrazione, ma anche per sviluppare efficaci politiche per la gestione del flusso e l’integrazione dei migranti nella società e nell’economia.
Carlos Moedas, Commissario per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione, ha dichiarato: “La risposta ai bandi Horizon 2020 è stata immensa, con più di 90.000 proposte eleggibili presentate negli ultimi due anni e mezzo. Grazie alla Open Science la comunità scientifica e le imprese innovative possono accedere alle informazioni sulla ricerca in maniera più semplice e conveniente. Il rafforzamento della ricerca in materia di migrazione dimostra ancora una volta che Horizon 2020 può adattarsi rapidamente alle nuove sfide emergenti. “
Lavorando con budget totale di circa 77 miliardi di euro in sette anni, Horizon 2020 supporterà una serie di iniziative trasversali nel 2017: Industry 2020 in the Circular Economy (325 milioni); Green Vehicles (133 milioni); Smart and Sustainable Cities (115 milioni); Technologies and standards for automatic driving (oltre 50 milioni); Internet of Things (37 milioni). Sovvenzioni per un totale di 1,8 miliardi di euro saranno assegnate ai migliori scienziati dall’European Research Council.
Fonte: Commissione Europea
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