Il bando del Programma Horizon 2020 IT-1-2014 “Small business innovation research for Transport” all’interno della call H2020-SMEINST-2-2014 “Horizon 2020 dedicated SME Instrument – Phase 2 2014” implementa lo schema di finanziamento dello SME Instrument, finanziato per il 70% dei costi totali eleggibili (Consulta la nostra Guida Pratica per sapere tutto quello di cui hai bisogno sullo strumento specificamente pensato per il supporto alle PMI all’interno di Horizon 2020 e visita la sezione del nostro sito dedicata al Programma Quadro).
Il settore europeo dei trasporti deve avere la capacità di fornire i migliori prodotti e servizi, in un tempo e modo economicamente efficace, al fine di preservare la propria leadership e creare nuovi posti di lavoro, nonché per affrontare le sfide ambientali e di mobilità. Il ruolo delle PMI per affrontare queste sfide è fondamentale in quanto sono attori chiave nelle supply chains. Migliorare il coinvolgimento dei giocatori più deboli nelle attività di innovazione nonché facilitare l’avvio e l’emergere di nuove PMI high-tech è di fondamentale importanza.Lo strumento SME Instrument si compone di tre fasi distinte e di un servizio di coaching e mentoring per i beneficiari. I partecipanti possono proporsi per la fase 1, al fine di inoltrare la proposta alla fase 2, in una data successiva, o possono direttamente indirizzarsi alla fase 2. Nella fase 2, i progetti di innovazione saranno sostenuti per affrontare qualsiasi area Transport Specific Programme (Trasporti intelligenti, verdi e integrati). Le grandi linee delle attività sono:
- Trasporti efficienti sotto il profilo delle risorse che rispettino l’ambiente,
- Migliorare la mobilità, diminuire il traffico e aumentare la sicurezza,
- Leadership mondiale per l’industria europea dei trasporti,
- Ricerca socioeconomica e comportamentale ed attività orientate al futuro per l’elaborazione delle strategie politiche.
Per le proposte nella fase 2 dello SME Instrument, l’obiettivo è quello sviluppare progetti di innovazione che affrontano una specifica sfida e dimostrano un elevato potenziale in termini di competitività e di crescita sostenuta da un business plan strategico. Le attività dovrebbero concentrarsi sulle attività di innovazione come dimostrazione, sperimentazione, prototipazione, impianti pilota, scaling-up, miniaturizzazione, design, market replication con l’obiettivo di portare un’idea innovativa (di prodotto, di processo, di servizio, ecc) alla prontezza industriale e alla maturità per l’introduzione sul mercato, ma può anche includere alcune attività di ricerca. Nel caso di innovazione tecnologica è previsto un TRL (Technology Readiness Level) pari a 6 o superiore. Le proposte si basano su di un business plan sia sviluppato attraverso la fase 1 che sviluppato in altro modo. La fase 1 non è obbligatoria ma raccomandata in modo da poter presentare una proposta ben motivata per la fase 2. Gli impatti previsti:
- Miglioramento delle performance di redditività e crescita delle PMI combinando e trasferendo conoscenze nuove ed esistenti in soluzioni innovative, dirompenti e competitive cogliendo le opportunità di business europei e mondiali;
- Diffusione sul mercato e distribuzione di innovazioni che affrontano le sfide specifiche per “Energia sicura, pulita ed efficiente” in modo sostenibile;
- Aumento degli investimenti privati in innovazione.
L’impatto atteso dovrebbe essere chiaramente descritto in termini qualitativi e quantitativi (per esempio su fatturato, occupazione, dimensioni del mercato, gestione della proprietà intellettuale, vendite, il ritorno sugli investimenti e profitto).
Le calls dello SME Instrument sono continuamente aperte ed organizzate con date di cut-off intermedie ogni anno. Le applicazioni possono essere sottomesse in qualsiasi momento. Le deadlines per la fase 2 nel 2014 sono le seguenti: 09/10/2014, 17/12/2014. Per la fase 2 viene rimborsato il 70% dei costi eleggibili per l’azione. I costi ammissibili devono essere dichiarati nelle seguenti forme di costo: costi di personale diretti, costi diretti di subappalto, costi diretti di fornitura supporto finanziario a terze parti, altri costi diretti (es. viaggi, attrezzature, materiali di consumo); costi indiretti sulla base di una flat-rate del 25% dei costi diretti ammissibili.
La Commissione ritiene che le proposte che richiedono un contributo della UE tra 0.5 a 2.5 milioni di euro permetterebbero di affrontare le sfide specifiche nella fase 2 in modo appropriato. Tuttavia, questo non preclude la presentazione e selezione delle proposte che richiedono altri importi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA