I primi bandi del programma Horizon 2020 annunciati lo scorso dicembre hanno avuto un’enorme risposta: le oltre 17.000 proposte pervenute entro fine giugno per un valore nove volte superiore ai finanziamenti disponibili hanno fatto registrare un considerevole aumento rispetto al precedente 7° programma quadro – 7° PQ ed una maggiore concorrenza.
Notevole l’aumento delle domande provenienti dall’industria: le domande presentate dalle imprese nei pilastri Leadership industriale e Sfide per la società di Horizon 2020 hanno rappresentato il 44% del totale, rispetto al 30% nell’ambito di settori comparabili del 7º PQ. La partecipazione delle PMI è particolarmente forte, con oltre 5.500 proposte presentate dalle PMI nel quadro dei bandi per incentivare la leadership nelle tecnologie abilitanti ed industriali e quasi 2.700 domande di finanziamento nell’ambito del nuovo strumento per le PMI da 3 miliardi di euro.
Horizon 2020, con una dotazione di quasi 80 miliardi di euro per un periodo di sette anni, rappresenta il più ricco programma di ricerca e innovazione che l’UE abbia mai avuto. La maggior parte dei finanziamenti dell’UE per la ricerca è assegnata sulla base di bandi di gara, ma il bilancio di Horizon 2020 comprende anche finanziamenti per il Centro comune di ricerca (il servizio scientifico interno della Commissione europea), l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia e la ricerca condotta nel quadro del trattato Euratom. Sono pubblicati bandi separati anche nel quadro di determinati partenariati con l’industria e con gli Stati membri.
Nel 2015 il bilancio complessivo UE destinato alla ricerca, inclusi gli stanziamenti di cui sopra e le spese amministrative, sarà di circa 9,9 miliardi di euro.
Fonte: Commissione Europea.
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