Lo scorso 22 luglio si è svolto a Milano l’incontro informale dei ministri della ricerca dell’Unione Europea.
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano, Stefania Giannini, ha dichiarato: “Il nuovo Rinascimento economico, culturale e sociale che l’Europa deve attuare adesso dipende dal nostro impegno comune per preservare, sviluppare e integrare la dotazione di infrastrutture di ricerca in tutti i settori, dalle scienze umanistiche alla fisica, dalla biomedica all’ambiente.
In quanto stati membri dell’UE dobbiamo lavorare insieme per un sistema delle infrastrutture di ricerca ben distribuito ed efficiente per concentrarci su iniziative molto avanzate e per evitare duplicazioni inutili. Questo significa coordinare e raggruppare in modo più efficiente le risorse nazionali ed Europee per promuovere l’eccellenza nel conseguimento di una sostenibilità e di una competitività a lungo termine”.
Il Ministro si è soffermato quindi su tre priorità: pianificare in modo strategico, garantire l’eccellenza e l’uso migliore delle risorse e assicurare la sostenibilità a lungo termine delle infrastrutture di ricerca. Il Ministro ha inoltre annunciato che nei prossimi giorni l’Italia presenterà un nuovo Piano nazionale delle infrastrutture di ricerca.
“Esso rappresenta un passo decisivo per riformare la politica di ricerca e innovazione in Italia verso un migliore uso dei fondi strutturali. Il piano è coerente con la visione di ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures) e stabilisce chiaramente obiettivi, risorse e criteri per la pianificazione strategica“.
Fonte: ResearchItaly.
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