Lo scorso 10 aprile, Commissione europea e Fondo europeo per gli investimenti (FEI) hanno lanciato un programma paneuropeo di fondi di fondi di capitali di rischio (VentureEU) volto a stimolare gli investimenti nelle startup innovative in tutta Europa. VentureEU offrirà nuove fonti di finanziamento, permettendo agli innovatori europei di trasformarsi in imprese leader a livello mondiale. Si stima a 1.500 il numero di startup e scale-up che vi avranno accesso in tutta l’UE.
L’UE fornirà investimenti cardine fino a 410 milioni di euro comprendenti 67 milioni di risorse proprie del FEI, 200 milioni provenienti da Horizon 2020 (strumento InnovFin), 105 milioni da COSME e 105 milioni dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS). Gestori di fondi selezionati si occuperanno di ottenere il resto dei finanziamenti da investitori indipendenti.
Gli investimenti UE in VentureEU saranno gestiti dal FEI sotto la supervisione della Commissione e saranno dispiegati da sei gestori di fondi. I sei fondi investiranno in una serie di piccoli fondi e ognuno finanzierà progetti in almeno quattro paesi europei. Tali piccoli fondi di investimento contribuiranno al finanziamento di PMI e imprese a media capitalizzazione in vari settori come le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), il digitale, le scienze della vita, le tecnologie mediche e l’efficienza energetica e delle risorse.
Nel novembre 2016 CE e FEI hanno lanciato un invito a manifestare interesse che ha raccolto 17 domande entro il termine del 31/01/2017. In primo luogo la Commissione ha valutato tutte le proposte di investimento e ha effettuato la preselezione in funzione della loro adeguatezza al programma. Poco dopo il FEI ha applicato ai candidati preselezionati il regolare esercizio di dovuta diligenza, selezionandone sei che sono stati invitati ad avviare le negoziazioni con il FEI verso la fine del 2017. I primi due accordi sono stati firmati a Bruxelles tra IsomerCapital e il FEI e tra il gruppo Axon Partners e il FEI. Gli accordi con i quattro candidati restanti – Aberdeen Standard Investments, LGT, Lombard Odier Asset Management e Schroder Adveq – dovrebbero essere conclusi nell’arco del 2018.
Fonte: Commissione Europea
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