La politica di coesione è lo strumento principale d’investimento attraverso il quale l’Unione Europea realizzerà gli obiettivi della strategia Europa 2020: crescita e occupazione, lotta contro i cambiamenti climatici e riduzione della dipendenza energetica, della povertà e dell’esclusione sociale.
Sono disponibili sul sito della Direzione Generale della Commissione Europea per la Politica Regionale le nuove schede specifiche per ogni paese UE riguardanti la politica di coesione 2014-2020. Le schede forniscono informazioni chiave sui piani di ciascuno stato membro per il periodo di finanziamento 2014-2020, incluse le informazioni sulla distribuzione dei finanziamenti e delle principali priorità di investimento. Le schede riportano anche un’istantanea aggiornata dei risultati che sono stati raggiunti fino ad ora ed evidenziano i progetti portati avanti con successo nel periodo 2007-2013. Inoltre, forniscono informazioni, sotto forma di domande e risposte, in merito alla riforma della politica di coesione nel nuovo periodo. Essa spiega i principi fondamentali della politica e fornisce i dettagli di contatto per ulteriori informazioni e richieste di finanziamento.Nel periodo 2014-2020, l’Italia gestirà circa 50 programmi operativi nel quadro della politica di coesione dell’Unione europea. Tale proposta, come pure i programmi nazionali, è tuttora oggetto di trattative e dovrebbe essere confermata nel corso della prima metà del 2014. Nel periodo 2014-2020 l’Italia riceverà complessivamente circa €32,8 miliardi (al valore attuale) provenienti dai fondi della politica di coesione:
- €22,3 miliardi sono destinati alle regioni meno sviluppate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia);
- €1,1 miliardi sono destinati alle regioni in transizione (Sardegna, Abruzzo e Molise);
- €7,7 miliardi sono destinati alle regioni più sviluppate (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Provincia di Bolzano,Provincia di Trento, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio);
- €1,1 miliardi sono destinati alla Cooperazione territoriale europea;
- €567,5 milioni sono destinati all’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile.
Degli importi indicati, il FSE (Fondo Sociale Europeo) coprirà almeno 8,2 miliardi di EUR. La quota effettiva sarà stabilita tenendo conto delle specifiche sfide che il paese deve affrontare nelle aree interessate dal FSE. Le priorità italiane sono indicate nell’accordo di partenariato (in fase di analisi da parte della Commissione europea). Le priorità previste comprendono:
- lo sviluppo di un ambiente imprenditoriale favorevole all’innovazione;
- la realizzazione di infrastrutture a elevate prestazioni e la gestione efficiente delle risorse naturali;
- l’aumento del livello di partecipazione al mercato del lavoro, la promozione dell’inclusione sociale e il miglioramento qualitativo del capitale umano;
- la qualità, l’efficacia e l’efficienza della pubblica amministrazione.
Nel frattempo la Commissione europea ha adottato il primo dei 28 «programmi di partenariato» per i Fondi strutturali e di investimento europei: quello con la Danimarca. Nel periodo 2014-2020, la Danimarca riceverà complessivamente circa 553 milioni di euro (al valore attuale) provenienti dai fondi della politica di coesione. L’accordo di partenariato concluso definisce il piano dell’autorità nazionale per utilizzare i finanziamenti erogati dai fondi strutturali e di investimento europei, delinea gli obiettivi strategici e le priorità di investimento del paese, collegandoli agli obiettivi generali della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
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