Google e Unioncamere hanno promosso la nuova edizione del progetto “Made in Italy: Eccellenze in Digitale”, volto a diffondere le competenze digitali tra le piccole e medie imprese con l’ausilio di digitalizzatori esperti. L’iniziativa è inserita nella campagna e-Skills for jobs della Commissione Europea.
Il progetto “Made in Italy – Eccellenze in digitale 2015” è nato con l’intento di:
- favorire la digitalizzazione dei territori a più elevata capacità di offerta di beni e servizi direttamente collegati alla tipicità dei territori, con particolare riferimento ai settori di punta del made in Italy e alle filiere caratterizzanti l’immagine dell’Italia nel mondo;
- contribuire all’avvicinamento di giovani talenti altamente qualificati nel campo dell’ICT ai contesti aziendali;
- incrementare la consapevolezza del ruolo che può svolgere la digitalizzazione per la competitività del tessuto produttivo italiano.
Al progetto hanno aderito 64 Province italiane, tramite le rispettive Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
Per la seconda edizione del progetto sono stati selezionati e formati 132 digitalizzatori, che opereranno nei prossimi 9 mesi a stretto contatto con le imprese dei singoli territori, aiutandole a promuovere i prodotti di eccellenza del Made in Italy, con l’obiettivo di favorirne la digitalizzazione. Affiancati da un tutor dedicato all’interno della Camera di commercio, i giovani digitalizzatori svolgeranno attività di sensibilizzazione e supporto alle imprese del territorio per aiutarle ad avvicinarsi all’online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo le eccellenze del Made in Italy.
I settori più frequentemente individuati dalle Camere di commercio come ambiti privilegiati dell’azione dei digitalizzatori sono turismo, agroalimentare e artigianato. A questi si aggiungono, però, diverse eccellenze produttive dei singoli territori, quali: il tessile, la nautica, la meccanica, le calzature, il sistema casa, la green economy. In molte province, inoltre, i giovani digitalizzatori dovranno sensibilizzare alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie anche le imprese che operano nel settore culturale.
Fonte: Unioncamere
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