A pochi giorni dall’apertura dello sportello, fissato il 30 giugno scorso, è stato chiuso il bando Industria sostenibile, con decreto direttoriale del 3 luglio 2015. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha, infatti, deciso di sospendere dalle ore 19 del 3 luglio 2015 i termini di presentazione delle istanze preliminari per il bando Industria sostenibile, a seguito delle 113 richieste pervenute, che prevedono costi complessivamente ammissibili per oltre 1 miliardo di euro e un domanda di fondi pari a circa il triplo delle risorse di 250 milioni di euro stanziate. Una volta completata la valutazione delle richieste, il Ministero si riserva la possibilità di riaprire i termini, qualora il fabbisogno finanziario dovesse risultare inferiore alle stime.
Il Ministero, ai fini della valutazione complessiva di massima circa l’ammissibilità del progetto di ricerca e sviluppo presentato, ha sottoposto le istanze ricevute all’esame di un Comitato appositamente costituito. I soggetti proponenti ammessi, entro i tre mesi successivi alla pubblicazione della valutazione di ammissibilità nel sito Internet del Ministero, dovranno presentare la domanda di accesso alle agevolazioni, corredata delle proposte progettuali e della relativa documentazione, con le modalità e secondo gli schemi definiti dal Ministero. Il Soggetto gestore provvederà all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata ed, entro 70 giorni dalla presentazione della domanda di agevolazione, invierà le risultanze istruttorie al Ministero. A questo punto il Ministero avvierà la fase della negoziazione con i soggetti proponenti, richiedendo tutti i dati e le informazioni ritenuti necessari. La fase di negoziazione si concluderà entro il termine di 15 giorni con la compilazione di uno specifico verbale sottoscritto dal Ministero, dal soggetto proponente e dal Soggetto gestore. A conclusione ed in esito dell’attività negoziale, ogni soggetto proponente dovrà compilare la proposta definitiva del progetto con le modalità indicate e dovrà presentarla al Soggetto gestore entro 30 giorni dalla sottoscrizione del verbale. Entro i 10 giorni successivi, il Ministero, tenuto conto delle risorse disponibili, concederà le agevolazioni con apposito decreto e lo trasmetterà ai soggetti beneficiari.
Resta invece aperto il bando ICT-Agenda digitale, per il quale l’apertura dello sportello era stata fissata il 25 giugno scorso. Per tale bando risultano presentate 24 richieste preliminari, che prevedono costi complessivamente ammissibili per circa 290 milioni di euro ed un fabbisogno agevolativo stimato molto vicino alle risorse stanziate, pari a 150 milioni di euro. Quindi e imprese che intendono accedere alle agevolazioni devono presentare istanza preliminare esclusivamente in via telematica selezionando la procedura disponibile nel sito internet del Soggetto gestore (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it). Le proposte da presentare devono riguardare progetti in grado di esercitare un significativo impatto sullo sviluppo del sistema produttivo e dell’economia del Paese, grazie ad un mercato digitale unico basato su Internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili e sviluppando specifiche Tecnologie Abilitanti (Tecnologie per la nano-elettronica e la fotonica; Tecnologie per l’innovazione di sistemi di comunicazione ottica e senza fili; Tecnologie per l’Internet delle cose; Tecnologie per l’innovazione della virtualizzazione delle piattaforme, delle infrastrutture e dei servizi digitali; Tecnologie per la valorizzazione dei dati su modelli aperti e di grandi volumi; Tecnologie per l’innovazione dell’industria creativa, dei contenuti e dei media sociali; Tecnologie per la sicurezza informatica), nell’ambito di quelle definite dal Programma quadro comunitario “Orizzonte 2020”, con adeguate e concrete ricadute su determinati Settori Applicativi (Salute e assistenza; Formazione e inclusione sociale; Cultura e turismo; Mobilità e trasporti; Energia e ambiente; Monitoraggio e sicurezza del territorio; Modernizzazione della pubblica amministrazione; Telecomunicazioni; Fabbrica intelligente).
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
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