Lo strumento agevolativo definito “Beni strumentali–Nuova Sabatini”, istituito dall’art. 2 decreto-legge n. 69/2013, è finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle PMI per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.A causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, lo scorso 2 settembre è stata disposta la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi; ma con la Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) è stato prorogato al 31/12/2018 il termine per la concessione dei finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle PMI: 560 milioni di euro risultano essere le nuove risorse finanziarie stanziate dal Parlamento.
La riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi è fissata a partire dal 02/01/2017. L’enorme successo riscosso dallo strumento agevolativo nel mondo imprenditoriale ha determinato sia la proroga di due anni per la concessione del contributo del 2,75% annuo sugli investimenti ordinari, sia la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30%, quindi al 3,575% annuo, per la realizzazione di investimenti in tecnologie digitali, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification, ed in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
L’obiettivo è incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale anche tramite l’innovazione di processo e/o di prodotto.
Ad oggi, sono oltre 19 mila le domande di agevolazione presentate dalle PMI, per un ammontare di contributo concesso superiore a 360 milioni di euro.
Fonte: MiSE
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