Il 31 gennaio scorso è stato presentato al CdM dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il nuovo Programma Nazionale per la Ricerca che prevede di investire 6,3 miliardi di euro in 7 anni (periodo 2014-2020). A questi si aggiungeranno le risorse destinate al PNR dagli altri Ministeri o Enti finanziatori.
L’obiettivo è quello di rilanciare la ricerca in Italia, avviare Grandi Progetti Nazionali di innovazione, creare nuova occupazione, favorire la crescita dell’autonomia dei ricercatori italiani e il trasferimento di tecnologie, brevetti e competenze, incentivare l’innovazione e l’industrial leadership. Il nuovo PNR si allinea al più grande Programma Quadro europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 nelle tempistiche e nell’identificazione delle sfide da affrontare, ma con declinazione nazionale. Il PNR sarà realizzato con strumenti chiamati “fattori abilitanti” a regia MIUR che prevedono nell’ambito della sfida “Leadership Industriale” anche i seguenti programmi:
- Rise & Shine: incentivare R&S nelle PMI tramite credito agevolato e in voucher in conto capitale per il supporto all’innovazione delle PMI.
- Risk Sharing Facility for Industrial Innovation attraverso l’istituzione di un portafoglio di finanziamenti della BEI (Banca Europea per gli Investimenti) per grandi progetti per l’innovazione industriale con particolare riguardo alle piccole e medie imprese, alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese.
- Fondo Crescita dedicato a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo tramite agevolazioni nella forma di finanziamento agevolato e contributi di natura non rotativa, in caso di interventi cofinanziati dall’Unione europea o dalle Regioni.
I Comitati di Programma saranno costituiti entro 60 giorni dall‘approvazione del PNR da parte del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica).
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