La Commissione Europea propone il 2018 come Anno europeo del patrimonio culturale

Pubblicato il 9 settembre 2016 · Programma Horizon 2020

Il patrimonio culturale dell’Unione europea è un mosaico ricco e diversificato di espressioni culturali e creative, eredità delle generazioni che ci hanno preceduto. Include siti naturali, edificati e archeologici, musei, monumenti e opere d’arte, centri storici, opere letterarie, musicali e audiovisive e le conoscenze, tradizioni e costumi dei popoli europei.

patrimonio culturale

L’UE è impegnata a salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale mediante una serie di politiche, programmi e finanziamenti, sostenendo e completando gli interventi condotti a livello nazionale per la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale europeo. Nel periodo 2007-2013 il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) ha investito nel patrimonio dell’UE 3,2 miliardi di euro, il Fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR) ulteriori 1,2 miliardi nel patrimonio rurale, mentre il 7° Programma Quadro per la ricerca ha finanziato attività di ricerca per 100 milioni di euro.

Per il periodo 2014-2020, il patrimonio culturale potrà beneficiare dei finanziamenti previsti da diversi programmi europei, tra cui i Fondi strutturali e di investimento europei ed i programmi Horizon 2020, Europa creativa, Erasmus+.

Lo scorso 30 agosto la Commissione ha presentato una proposta al Parlamento europeo e al Consiglio, per la designazione del 2018 quale Anno europeo del patrimonio culturale. Il 2018 sarà un’occasione per mettere in luce l’importanza della cultura europea e ciò che l’UE può fare in materia di salvaguardia, digitalizzazione, infrastrutture, ricerca e sviluppo delle competenze. In tutta Europa saranno organizzati eventi e attività informative, didattiche e di sensibilizzazione. L’Anno europeo costituirà un’opportunità per cercare soluzioni a problemi quali i tagli ai bilanci pubblici per la cultura, il calo della partecipazione ad attività culturali tradizionali, le pressioni ambientali sui siti del patrimonio culturale, il mutamento delle catene del valore e la trasformazione digitale.

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