Politica industriale e competitività delle pmi, energia, commercio e agenda digitale sono i punti principali del programma Renzi per il semestre italiano di presidenza europea (luglio – dicembre 2014). Si tratta di un piano d’azione a a 360 gradi, che dedica gran parte del capitolo competitività alle pmi e che prosegue con una nuova agenda di politica economica ed estera, unione bancaria e Strategia Europa 2020.
Una risposta europea efficace alla crisi economica e finanziaria deve tener conto dell’importanza dell’economia reale e poter contare su solidi settori manifatturiero e dei servizi. Migliorare la competitività industriale, considerando le pmi un elemento strategico nelle catene globali del valore, sarà una delle attività prioritarie della Presidenza. Un ruolo fondamentale verrà attribuito alle start up innovative di tutti i settori produttivi, anche in ottica di attrazione di talenti e investimenti. Un mercato unico efficiente e competitivo, infatti, ha bisogno di innovazione e di conoscenza. Fra le misure previste abbiamo: vera mobilità per i ricercatori, miglior allineamento fra le priorità di ricerca nazionali ed europee, partenariati pubblico-privati per la ricerca, innovazione sociale, maggior accesso delle pmi ai mercati difesa e sicurezza, settori ad alta densità innovativa.
Per stabilire un quadro europeo solido per la crescita e lo sviluppo, sarà necessario anche conciliare la politica industriale, i costi energetici e la lotta al cambiamento climatico in modo efficace. Si deve continuare a gestire il clima e la politica industriale in un quadro coerente e omnicomprensivo. In questo contesto, resta prioritario creare un settore energetico più ecologico, efficiente e sicuro. Il Consiglio promuoverà una maggiore diversificazione delle fonti e delle rotte, e una politica esterna dell’energia focalizzata sulla sicurezza energetica. Il completamento del mercato unico dell’energia contribuirà anche ad una maggiore crescita e alla creazione di posti di lavoro, garantendo al contempo una maggiore efficienza, grazie ad una vera concorrenza nel mercato al dettaglio, ad interconnessioni efficaci delle reti di trasmissione e a misure per consentire investimenti in nuove tecnologie e prevenire il rischio di “rilocalizzazione delle emissioni di CO2”.
La Presidenza italiana si propone di raggiungere un accordo sul nuovo quadro clima-energia in occasione del Consiglio europeo di ottobre 2014, che assicuri all’Unione europea dopo il 2020 il conseguimento dei suoi obiettivi climatici, anche in vista del vertice sul clima delle Nazioni Unite a settembre e delle Conferenze delle Parti alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) nel 2014 e nel 2015. Ulteriore crescita può essere ottenuta anche attraverso l’integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale nel più ampio ciclo di governance economica dell’Unione, trasformando così questi obiettivi in concrete opportunità di ripresa a lungo termine e di creazione di posti di lavoro verdi. Allo stesso tempo, anche l’agricoltura può offrire nuove opportunità di occupazione, soprattutto per i giovani, attraverso investimenti in settori come l’industria agro-alimentare, l’agro-turismo, la ristorazione e iniziative di tutela del paesaggio.
La Presidenza italiana, inoltre, mira alla conclusione di accordi commerciali per rafforzare il sistema multilaterale dell’Organizzazione mondiale del Commercio, così come a dare nuovo impulso a tutti i negoziati in corso, sia con i paesi d’oltre oceano, sia con i paesi africani, e, naturalmente, con il Giappone e con la Cina.
Internet e le tecnologie e della comunicazione digitale, poi, sono altri strumenti importanti per modernizzare la nostra economia e i nostri ambienti di lavoro. Tale obiettivo può essere ottenuto progredendo verso un vero Mercato Unico per le comunicazioni elettroniche e i servizi on-line; potenziando le infrastrutture digitali e l’utilizzo della pubblica amministrazione come strumento per fornire servizi digitali innovativi; promuovendo progetti a lungo termine come il cloud computing e i “dati aperti”; investendo nelle competenze digitali. In quest’ottica, la presidenza italiana ha organizzato l’evento Digital Venice, che è iniziato oggi a Venezia: una settimana di lavori porteranno a una “dichiarazione di Venezia” con le linee guida strategiche per l’Agenda Digitale Europea.
La Presidenza italiana intende conseguire anche un quadro di finanziamento più efficace per l’innovazione attraverso Horizon 2020, il più grande programma di ricerca e innovazione dell’UE, con quasi 80 miliardi di finanziamenti disponibili nei sette anni 2014-2020, e attraverso i Fondi strutturali europei, i Fondi di investimento e le iniziative della BEI.
Uno sforzo particolare, inoltre, sarà fatto per completare le proposte formulate nell’Atto per il mercato unico II. Il programma della Presidenza italiana si concentrerà su un nuovo “approccio al mercato interno” (AIM), dal momento che l’Unione europea ha bisogno di una piattaforma economica fortemente integrata e di un insieme coerente di politiche. La nostra Presidenza aprirà quindi un dibattito sul ruolo del mercato interno per la crescita, l’innovazione e l’occupazione nel quadro della revisione di medio termine della Strategia Europa 2020.
Turismo e cultura sono fattori chiave per lo sviluppo economico e la crescita in Europa. Per quanto riguarda il turismo, la Presidenza è impegnata a sviluppare una strategia omnicomprensiva per mantenere la leadership dell’Europa quale prima destinazione al mondo per il turismo culturale e sostenibile. Pertanto sarà necessario rivolgere la giusta attenzione ai settori culturali e creativi nella realizzazione di tutti i programmi e strumenti comunitari nell’ambito del quadro finanziario pluriennale 2014-2020.
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