Lo scorso 15 maggio la Commissione ha presentato il suo contributo al dibattito informale dei capi di Stato o di governo, tenutosi a Sofia il 16 maggio, sulla ricerca e l’innovazione e sulle azioni da intraprendere per garantire la competitività dell’Europa a livello mondiale. Investire in ricerca e innovazione significa investire nel futuro dell’Europa. La ricerca e l’innovazione aiutano a competere a livello mondiale e migliorano la vita quotidiana di milioni di persone in Europa e nel resto del mondo, contribuendo a risolvere alcuni dei principali problemi sociali e generazionali.
Nonostante ospiti solo il 7% della popolazione mondiale, l’Europa vanta il 20% degli investimenti mondiali in ricerca e innovazione, produce un terzo di tutte le pubblicazioni scientifiche di alta qualità ed è leader mondiale in settori quali l’industria farmaceutica, le sostanze chimiche, l’ingegneria meccanica e la moda. L’Europa tuttavia è indietro in molti ambiti. Le imprese dell’Unione spendono meno per l’innovazione rispetto ai loro concorrenti (l’1,3% del PIL rispetto all’1,6% della Cina, al 2% degli Stati Uniti, al 2,6% del Giappone e al 3,3% della Corea del Sud). Il capitale di rischio è ancora poco sviluppato in Europa.
L’innovazione basata sulla tecnologia, la digitalizzazione e le megatendenze globali, come l’intelligenza artificiale e l’economia circolare, offrono enormi opportunità ma pongono anche nuove sfide. L’Europa deve rafforzare la sua capacità d’innovazione per poter mantenere e migliorare lo stile di vita europeo. La nuova agenda europea per la ricerca e l’innovazione presenta una serie di azioni concrete volte a rafforzare la capacità di innovazione dell’Europa e a garantire una prosperità duratura.
Carlos Moedas, Commissario per la Ricerca, la scienza e l’innovazione, ha aggiunto: “Considerata la crescente concorrenza internazionale, l’Europa deve agire con urgenza sul fronte della ricerca e dell’innovazione. La proposta di destinare 100 miliardi di euro al prossimo programma di ricerca e innovazione dell’UE rappresenterebbe un enorme impulso, ma l’Europa deve anche riformare il sostegno alle innovazioni rivoluzionarie con un nuovo Consiglio europeo per l’innovazione e ristabilire il legame con i cittadini attraverso un approccio alla ricerca e all’innovazione incentrato sulla definizione di missioni. Abbiamo bisogno di norme adeguate alle esigenze future e di attrarre maggiori investimenti privati, in particolare nel capitale di rischio.”
Fonte: Commissione Europea
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