Le termiti costruiscono nidi che sono migliaia di volte più grandi della loro dimensioni, lavorando in modo indipendente senza comunicazione o un “capo cantiere”. Ispirandosi a tali insetti, gli scienziati hanno creato un robot che utilizzando poche semplici regole e spunti ambientali è in grado di costruire strutture simili a piramidi o castelli.
Come ci spiega un ricercatore dell’Università di Harvard tutti i robot lavorano in modo indipendente. Ognuno di essi viaggia lungo una griglia e può muoversi, salire un gradino e collocare in alto o in basso un mattone. Essi usano sensori per rilevare gli altri robot e i mattoni già posizionati, e reagiscono a questi stimoli in base a un semplice set di regole, come quando porre un mattone o salire un gradino più in alto. Il modello per ogni struttura tridimensionale si traduce in un insieme specifico di ‘regole di traffico e combinato con le leggi fisse di comportamento dei robot. L’idea di combinare regole del traffico e il comportamento del robot è brillante da un punto di vista ingegneristico, con tale modus operandi si disaccoppia un problema di reverse – engineering complesso in due pezzi di informazioni che devono interagiscono insieme. I robot sono utili in luoghi che per gli esseri umani sarebbero sporchi, pericolosi o noiosi. Ciò significa che tali sciami potrebbero essere utili per il primo progetto di costruzione su Marte, o nel futuro più immediato, per la costruzione di robusti argini per la protezione contro le inondazioni. Agendo in modo indipendente anche sa parte dei robot potrebbe essere spazzata via dai fortissimi venti presenti sul pianeta rosso o da un inondazione i rimanenti porterebbero tranquillamente a completamento il proprio lavoro senza interruzioni. Un altro vantaggio è la scalabilità, se si vuole prendere il sistema e applicarlo ad una struttura molto più grande, tutto quello da fare fare è aggiungere più unità. Nulla nella loro programmazione dipende dal loro numero. Ancora una volta la natura è la nostra musa ispiratrice, d’altronde come diceva Albert Einstein: “Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”.
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