Sardegna: stanziati 14 milioni per gli appalti pre-commerciali

Pubblicato il 17 luglio 2015 · Agevolazioni Regionali

In occasione del convegno “Come la Pubblica amministrazione può essere veicolo di innovazione, ricerca e sviluppo: gli appalti pre-commerciali e l’innovation procurement”, svoltosi il 15 luglio scorso ad Abbasanta, la Regione Sardegna ha reso noto che saranno messi a disposizione 14 milioni di euro nel Por Fesr 2014-2020 per gli Appalti Pre-commerciali in Sardegna.

Gli appalti pre-commerciali sono uno strumento messo in campo dalla Commissione europea e inserito nella strategia “Europa 2020“, e rappresentano un modello di appalti pubblici che mira a soddisfare la sempre maggiore domanda di innovazione della Pubblica amministrazione, soprattutto nei settori del turismo, cultura, sanità, ambiente e mobilità, e a favorire le imprese nel percorso verso l’internazionalizzazione, la ricerca e lo sviluppo a costi contenuti e rischi ridotti.

In pratica gli appalti pre-commerciali sono finalizzati alla conclusione di contratti di Ricerca e sviluppo che vengono attivati prima della commercializzazione di un determinato prodotto e servizio. Essi si basano su tre concetti chiave:

  1. la condivisione di rischi e benefici tra il committente pubblico e le imprese;
  2. il cofinanziamento da parte delle imprese partecipanti;
  3. lo sviluppo competitivo per fasi.

La spinta propulsiva che ha portato la Sardegna a implementare gli appalti pre-commerciali è stato il numero ridotto di  imprese sarde che vincono gli appalti della pubblica amministrazione.  Per aiutare le imprese sarde ad aggiudicarsi gli appalti servono preparazione, laboratori, test, confronto continuo e aggiornamento costante, in modo tale che le imprese stesse siano efficienti, preparate, competitive, migliori dei concorrenti.

Da tre anni in Sardegna è attivo lo Sportello Appalti Imprese,  con il compito di sostenere la preparazione delle imprese in Sardegna e grazie al quale la percentuale delle imprese sarde che si aggiudicano gli appalti è cresciuto.

Al fine di stimolare l’investimento in innovazione sul territorio regionale e aumentare la competizione, nelle gare pubbliche, tra soggetti effettivamente capaci di apportare valore aggiunto, lo Sportello Appalti promuove l’utilizzo del pre-commercial procurement, con il fine di:

  • informare il sistema pubblico – le stazioni appaltanti in primis – della esistenza del PCP come metodo e strumento per impostare alcune procedure di gara;
  • informare il sistema privato – i fornitori della PA – del funzionamento del PCP e dei vantaggi insiti in esso;
  • individuare, nel vasto spettro di settori e tipologie di beni/servizi oggetto di appalto pubblico, quelli che più si prestano a sperimentare anche in Sardegna questo tipo di strumento;
  • selezionare, tra gli attori chiave, quelli che più possono, impegnarsi in una sperimentazione, per rivolgere loro una più specifica e diretta informazione e formazione;
  • accompagnare un primo percorso di sperimentazione, in modo che la procedura nel suo svolgersi possa godere dell’assistenza degli esperti messi a disposizione dallo Sportello.

La Sardegna sarà la quinta regione in Italia a sperimentare il nuovo strumento degli appalti pre-commerciali, dopo Lombardia, Marche, Puglia e la Provincia autonoma di Trento e Bolzano.

Dopo l’incontro del 15 luglio 2015 ad Abbasanta, organizzato dallo Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche, da Promo PA Fondazione e Poliste Srl, ne è previsto un altro il 16 Settembre 2015 (la sede è ancora da definire). Accanto a momenti puramente informativi, durante gli incontri vengono svolte sessioni di lavoro facilitate: imprese, pubbliche amministrazioni ed enti di ricerca si confrontano su criteri e processi di definizione dei fabbisogni emergenti e sugli ambiti tecnologici rilevanti per la Regione Sardegna.

Fonte: Regione Sardegna

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