Prorogati al 20 settembre i termini di presentazione delle domande di partecipazione al bando che agevola i progetti di ricerca e sviluppo, per il reimpiego sostenibile degli scarti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi nella Sicilia Orientale.
Il bando si rivolge alle imprese delle province di Catania, Siracusa, Ragusa, Enna e Messina, mettendo a disposizione una dotazione finanziaria di 1,8 mln di euro, per “incentivare la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale finalizzati al reimpiego sostenibile degli scarti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi”.
La proroga è il frutto di una riunione tenutasi lunedì 28 luglio e promossa dall’Assessorato Regionale Attività Produttive di concerto con il MISE e con la collaborazione del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia. All’incontro hanno preso parte anche le imprese della filiera agrumicola e gli enti di ricerca scientifica della Sicilia Orientale. A illustrare il bando erano la responsabile ministeriale del progetto, Gabriella Pecorini, Dario Tornabene, responsabile della ricerca e dei distretti produttivi dell’Assessorato regionale Attività Produttive e Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia.
Come sottolineato dalla Argentati, il Distretto ha invitato la filiera a proporre progetti quanto più condivisi possibili e qualora diversi, quanto meno complementari, nati da un reale confronto tra imprese ed enti di ricerca che trovi una soluzione al problema. Sono evidenti a tutti le ricadute positive sia in termini ambientali che economici sul territorio e su tutta la filiera agrumicola, mediante un impiego efficace delle risorse pubbliche.
Inoltre il Distretto Agrumi di Sicilia si propone come ponte di collegamento fra imprese ed enti di ricerca, al fine di trasferire i risultati degli studi scientifici a tutta la filiera. Così conclude la Argentati: “In questo contesto s’inserisce anche il progetto sul riciclo del pastazzo di agrumi che il Distretto insieme all’Università degli Studi di Catania e alla Cooperativa Empedocle, sta portando avanti in questi mesi grazie al supporto di The Coca Cola Foundation. Un progetto di ricerca sperimentale e innovativo che la Sicilia agrumicola deve saper comporre e mettere a sistema per un efficace quadro d’insieme”.
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