A Genova nel quartiere residenziale di Albaro, con Le Pietre Rosa arriva il primo edificio in Italia ad avere la caratteristica di mettere insieme tre tecnologie quali la geotermia, il fotovoltaico e la facciata ventilata. La tecnologia geotermica è realizzata con nove sonde che, alla profondità di 150 metri, sfruttano la temperatura costante del sottosuolo sia d’estate che d’inverno, estraendo calore dal sottosuolo nei mesi invernali e cedendolo in quelli estivi; il fotovoltaico è costituito da 25 pannelli con moduli di silicio monocristallino, integrati nella facciata Sud. La parete ventilata è formata da blocchi rivestiti a cappotto da uno strato isolante, da una camera d’aria debolmente ventilata e da un paramento in marmo rosa. L’edificio non ha alcuna caldaia, né camini: sia per il riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo non vengono utilizzati combustibili. Risparmio sulle bollette e migliore qualità della vita sono assicurati.
Altro esempio di applicazione pratica del concetto di smart cities per l’edilizia privata a Genova: quartiere popolare di Molassana, complesso La Rondine. Gli appartamenti sono protetti da un involucro perimetrale in calcestruzzo e argilla espansa che permette un forte contenimento energetico; gli impianti elettrici sono potenziati con l’utilizzo di un impianto fotovoltaico da 2,5 kilowatt sull’ala Ovest. Inoltre, sul tetto sono sistemati pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, che assicurano il 50% del fabbisogno invernale. Il riscaldamento, invece, è garantito tramite una caldaia a condensazione centralizzata, collegata sia con il gas metano sia con gli otto pannelli solari termici posti sulla copertura dell’edificio.
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