Smart City è un’iniziativa promossa dall’Unione Europea nell’ambito del SET-Plan in Horizon 2020, lo strumento con cui L’Unione definisce la propria politica nel settore delle tecnologie per l’energia. Il SET-Plan traccia il quadro logico entro cui sviluppare le azioni per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2020, ma il suo orizzonte temporale è esteso fino al 2050, data entro cui il piano si propone di ridurre le emissioni di gas serra fino ad un massimo del 90%, sviluppando nuove metodologie e nuove tecnologie per la produzione e l’uso di energia a basse emissioni di CO2. In Europa solo di recente si è iniziato a parlare in termini di “Smart” (2010). L’Unione Europea prevede una spesa totale che si aggira tra i 10 ed i 12 miliardi di Euro in un arco di tempo che si estende fino al 2020.
Questa iniziativa favorirà la diffusione in Europa dei modelli e delle strategie più efficaci per progredire verso un futuro a basso impatto ambientale. Per dimostrare ai cittadini che la loro qualità di vita e le economie locali possono essere migliorate attraverso investimenti in efficienza energetica e riduzione delle emissioni di carbonio. Gli investimenti in questione sono volti a finanziare (o quantomeno stimolare) i progetti delle città europee che ambiscono a divenire una Smart City. Tali progetti sono rivolti all’ecosostenibilità dello sviluppo urbano, alla diminuzione di sprechi energetici ed alla riduzione drastica dell’inquinamento grazie anche ad un miglioramento della pianificazione urbanistica e dei trasporti. Ciò richiederà approcci sistemici e innovazione organizzativa, che comprende l’efficienza energetica, tecnologie a basse emissioni e la gestione intelligente della domanda e dell’offerta. In particolare, le misure sugli edifici, reti energetiche locali e di trasporto sarebbero i componenti principali dell’iniziativa. La figura sopra riportata riassume quelli che sono gli obbiettivi specifici, le azioni e gli indicatori chiave di prestazione.
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