Da tempo la Regione Toscana, con uno specifico Progetto integrato di sviluppo (Pis), che declina in chiave regionale la strategia europea della Smart Specialisation, persegue il consolidamento e il rilancio del Distretto regionale per la fotonica, l’optoelettronica, la robotica, le telecomunicazioni, l’informatica e lo spazio (Fortis).
Per raggiungere questo obiettivo il Pis Fortis si serve di tutti gli strumenti presenti nella programmazione ordinaria della Regione Toscana e contenuti nel Piano regionale di sviluppo (Prs 2011-2015), grazie ai quali sono state messe a disposizione del sistema produttivo del distretto supertecnologico Fortis, risorse pari a quasi 190 milioni di euro, che contribuiscono alla realizzazione di progetti per un costo complessivo di oltre 300 milioni. A questi, si possono aggiungere oltre 33 milioni concessi a garanzia di finanziamenti bancari, per investimenti, liquidità e a sostegno dell’imprenditoria giovanile e femminile.
Su proposta dell’assessore alle attività produttive, credito e lavoro, con una relazione approvata dalla Giunta in data 15 aprile 2014, è stato fatto il punto sul distretto. Come ha spiegato l’assessore, l’idea chiave del piano sta nell’integrazione, ovvero nell’utilizzazione di tutte le linee di intervento previste dagli strumenti normativi e di programmazione regionali, al fine di convogliarle sull’obiettivo di consolidamento del distretto. Lo strumento operativo sono i bandi che la Regione Toscana ha emanato e si appresta ad emanare e al cui interno sono state inserite le seguenti priorità: sostegno alle attività di ricerca e sviluppo e innovazione, aiuti alla ricerca e all’innovazione del manifatturiero, acquisto di servizi qualificati, aiuti ai poli di innovazione e agli incubatori di impresa, il sostegno per la riqualificazione di aree produttive, gli aiuti per le infrastrutture e i centri servizi, il sostegno ai processi di integrazione fra imprese, l’attività di promozione economica, gli interventi formativi e sul capitale umano.
Volendo tracciare un primo bilancio, si evince che la voce più consistente risulta essere quella del sostegno all’innovazione e alla ricerca, che dal 2008 al 2013 ha visto interventi per oltre 140 milioni, che hanno attivato progetti per 270 milioni. Sono interventi che hanno interessato soprattutto i trasporti intelligenti (ad esempio il segnalamento ferroviario), il monitoraggio ambientale, le tecnologie in ambito sanitario, informatica, sistemi di sicurezza, infomobilitá e telecomunicazioni.
Consistente è stato anche l’impegno per le infrastrutture finalizzate al trasferimento tecnologico: in particolare si può citare il Circuito integrato per la fotonica del Sant’Anna di Pisa, per un investimento di oltre 6 milioni a fronte di un contributo di circa 3 milioni.
Da ricordare sono anche gli interventi per favorire l’internazionalizzazione delle PMI: dal 2010 sono stati approvati 9 progetti, per 566 mila euro di contributi che hanno attivato investimenti pari a oltre 1 milione di euro. Sono invece 8 le imprese del settore Ict che hanno usufruito di oltre 500 mila euro di finanziamenti a sostegno di processi di aggregazione, che hanno prodotto investimenti per più di 1 milione e 200 mila euro.
Dal 2011 al 2013, inoltre, sono stati ammessi incentivi pari a 620 mila euro per l’assunzione o la stabilizzazione di 124 lavoratori nel settore Ict. Fra gli interventi per il potenziamento del capitale umano, dal 2008 le attività del settore Ict hanno usufruito di 16 milioni di finanziamenti. Ad esempio, grazie al programma operativo Fse 2007-13, sono stati cofinanziati 83 assegni di ricerca, per percorsi di alta formazione, per un totale di 5 milioni di euro. Degni di nota sono anche i tirocini retribuiti, che in ambito Ict (software, elettronica) dal 2012 ad oggi sono stati 308.
Come sottolineato dall’assessore alle attività produttive, l’innovazione del sistema produttivo regionale rappresenta un passaggio obbligato per ridare competitività alle imprese e per questo la Regione Toscana sta lavorando alla razionalizzazione, riorganizzazione e potenziamento del sistema regionale. Si tratta di un lavoro sfociato fra l’altro nella creazione dei distretti, fra i quali anche quello per la fotonica. Grazie a questo impegno la Toscana punterà sempre di più, per il futuro, a concentrare le risorse sulle realtà di eccellenza, operando una diversificazione in base alla vocazione dei territori, evitando sprechi ed ottimizzando le risorse, che saranno ancora più ingenti nella nuova stagione di fondi europei. Basti pensare che all’innovazione sarà destinato ben il 30% degli 800 milioni previsti per la Toscana dal Por Fesr 2014-2020.
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