Attirare startup innovative extra Ue è l’obiettivo annunciato dal Ministero dello Sviluppo Economico con il comunicato del 24 giugno 2014.
Si chiama Italia Startup Visa, il nuovo programma presentato dal Ministro Guidi presso l’acceleratore di startup, LUISS ENLABS. Con Italia Startup Visa gli imprenditori extra-Ue, che intendono avviare startup innovativein Italia, potranno avvalersi di procedure molto più snelle e veloci. L’iniziativa del governo, infatti, ha l’obiettivo di facilitare, in modo significativo, la fase di ottenimento del visto d’ingresso per lavoro autonomo.
Tra le più importanti novità introdotte, vi è la centralizzazione della procedura di concessione del nulla osta in capo ad un unico Comitato tecnico, insediato presso il Ministero dello sviluppo economico, presieduto da un rappresentante del Ministero, ma composto da rappresentanti di associazioni riconosciute e qualificate, a valenza nazionale e fortemente legate al mondo delle startup.
Per il rilascio di questa tipologia di visti per lavoro autonomo, viene abolito il passaggio alla Camera di Commercio. Entro 30 giorni, il Comitato valuterà la domanda del richiedente corredata da curriculum accademici e professionali, oltre a informazioni dettagliate riguardo a idea e modello di business, tipologia di prodotto o servizio da sviluppare, e mercato di riferimento. La documentazione completa da presentare è descritta nelle Linee Guida e indicata in calce ai modelli di richiesta di Nulla Osta.
Su delega del richiedente, poi, il Comitato si impegna altresì ad acquisire in via telematica il Nulla Osta provvisorio ai fini dell’ingresso, emesso dalla Questura territorialmente competente, per il luogo in cui egli intende esercitare l’attività.
Il Nulla Osta del Comitato attesterà, pertanto, anche l’avvenuto rilascio da parte della Questura competente del Nulla Osta provvisorio ai fini dell’ingresso. I documenti indicati nelle linee guida e il Nulla Osta del Comitato dovranno essere presentati alla rappresentanza diplomatico-consolare in sede di richiesta di visto.
Qualora il richiedente visto presenti la disponibilità di un incubatore certificato ad accoglierlo presso le proprie strutture per la costituzione della startup innovativa, la procedura risulta ancora più semplificata.
In tal caso, la dichiarazione d’impegno firmata dal legale rappresentante dell’incubatore certificato (modello scaricabile dal sito) è sufficiente per il rilascio del Nulla Osta del Comitato. Quest’ultimo, infatti, assume un valore più propriamente di validazione e monitoraggio delle richieste di ingresso per la costituzione di imprese startup, essendo di fatto demandata la valutazione di merito all’incubatore certificato.
In ogni caso, il richiedente è tenuto a fornire al Comitato la documentazione attestante la disponibilità di risorse finanziarie dedicate alla startup, pari ad almeno 50.000 euro, incluso il valore dei servizi che eventualmente l’incubatore certificato presterà alla nuova impresa.
Assegnando agli incubatori certificati un ruolo determinante nella procedura di selezione, si cerca di condensare intorno ad un numero ben definito di hub di atterraggio di sicuro affidamento la funzione di attrazione dei talenti esteri. Sul sito della sezione speciale del Registro delle imprese è possibile consultare l’elenco completo e costantemente aggiornato degli incubatori certificati.
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