La Commissione europea ha approvato il Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020 della Toscana, volto a migliorare la competitività del settore agricolo, la cura per le risorse naturali e il clima, e il rafforzamento del tessuto economico e sociale delle comunità rurali nel periodo fino al 2020.
In particolare il PSR delinea le seguenti sei priorità di intervento:
- Priorità 1: promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo, forestale e nelle zone rurali –> stimolando l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali; rinsaldando i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, e ricerca e innovazione; incoraggiando l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale;
- Priorità 2: potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste –> migliorando le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole; ammodernando e ristrutturando le aziende agricole; favorendo l’ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati nel settore agricolo e il ricambio generazionale;
- Priorità 3: promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo –> migliorando la competitività dei produttori primari integrandoli nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali; sostenendo la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali;
- Priorità 4: preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura e dalla silvicoltura –> salvaguardando la biodiversità; migliorando la gestione delle risorse idriche; prevenendo l’erosione dei suoli;
- Priorità 5: incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale –> rendendo più efficiente l’utilizzo dell’acqua e dell’energia nell’agricoltura e nel settore alimentare; favorendo l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto; riducendo le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall’agricoltura; promuovendo la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale;
- Priorità 6: adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali –> favorendo la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e l’occupazione; stimolando lo sviluppo locale nelle zone rurali; promuovendo l’accessibilità l’uso e la qualità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle zone rurali.
Il programma di sviluppo rurale per la Toscana si concentrerà su investimenti a favore dell’ambiente e del clima nelle aziende agricole e investimenti sugli ecosistemi forestali più resilienti, come la calcinazione forestale. Quasi il 17 % delle terre agricole sarà oggetto di contratti di gestione a sostegno della biodiversità, il 10% di contratti per migliorare la gestione delle risorse idriche e un altro 10% di contratti volti a migliorare la gestione del suolo. Per quanto concerne l’agricoltura biologica, un totale di 18.000 ettari riceverà un sostegno per convertirsi all’agricoltura biologica e altri 87.000 ettari per mantenere la produzione biologica. Per quanto riguarda il rafforzamento della competitività delle aziende agricole e forestali, oltre 900 aziende riceveranno un sostegno agli investimenti per ristrutturare e modernizzare, 1.000 giovani agricoltori riceveranno un sostegno per avviare la loro attività e l’intera regione attuerà il Partenariato Europeo per l’Innovazione per contribuire a trovare soluzioni innovative per il settore agricolo. Vi saranno inoltre 5.500 posti nei corsi di formazione e quasi un quinto della popolazione rurale potrà beneficiare di nuove o migliori infrastrutture a banda larga.
La spesa pubblica disponibile per il periodo di programmazione settennale 2014-2020 è pari a 962 milioni di euro (di cui 414,7 milioni di contributi UE e circa 547 milioni di cofinanziamento nazionale).
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Fonte: Commissione europea
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