Dalla Regione Toscana arriva un fondo di garanzia da 3 milioni di euro circa e un accordo con i professionisti (architetti, geometri, periti ai quali si aggiungeranno anche gli agronomi) per agevolare interventi di riconversione e miglioramento energetico.
Il fondo ha lo scopo di fornire garanzie finanziarie per investimenti finalizzati alla riconversione e al miglioramento energetico, con un attenzione particolare agli investimenti in energie rinnovabili. Circa la metà del fondo è destinato alle famiglie, mentre il rimanente è riservato a garantire interventi per le piccole e medie imprese (pmi), gli enti pubblici, le associazioni che svolgono attività assistenziali, ricreative e sportive.
Come sottolineato dall’assessore regionale Bugli, la Regione Toscana ha pensato fosse necessario operare su due fronti per integrare i provvedimenti del Governo che permettono di detrarre dalle tasse, nell’arco di 10 anni, il 65% delle spese sostenute per l’efficienza energetica.
Il primo fronte è quello dell’informazione e consentirà, mediante una telefonata al numero verde della Regione Toscana (800.860.070) oppure scrivendo a urp@regione.toscana.it,di prenotarela visita gratuita di un professionista (sono circa un migliaio quelli che hanno aderito in tutta la Toscana), che raggiungerà i soggetti interessati a casa e sarà in grado di indicare le soluzioni più idonee da adottare.
Il secondo fronte, invece, fornirà alle famiglie, ma anche agli altri soggetti, le risorse necessarie all’investimento. La Regione Toscana, grazie al fondo di garanzia, concederà un prestito che sarà garantito dal fondo della Regione.
Per i privati il prestito massimo garantibile sarà di 100 mila euro, mentre per le PMI e gli altri soggetti ammissibili saranno garantibili prestiti fino a 250mila euro. La Regione si è già attivata per una convenzione con Fidi Toscana, che sarà firmata il 28 luglio prossimo. Nel frattempo Monte dei Paschi di Siena e il sistema delle Banche di credito cooperativo si sono già mostrate disponibili ad aderire.
Scendendo nel dettaglio, saranno ammesse alla garanzia del fondo le spese per:
- impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
- impianti solari fotovoltaici da connettere alla rete di trasmissione elettrica, di potenza di picco compresa tra 1 kilowatt e 100 kilowatt;
- impianti eolici fino a 100 kilowatt;
- impianti di riscaldamento, cogenerazione e trigenerazione a biomassa di potenza nominale non superiore a 1000 kilowatt termici e 350 kilowatt elettrici, solo se alimentati da biomasse da filiera corta;
- impianti mini-idroelettrici, fino a 100 kilowatt;
- impianti per l’utilizzo diretto del calore geotermico mediante pompe di calore anche senza prelievo di fluido;
- impianti di illuminazione pubblica che utilizzano tecnologie ad alta efficienza, lampade a risparmio energetico, sistemi di alimentazione elettronica con tele controllo e telegestione o lampioni fotovoltaici;
- impianti centralizzati anche di tipo cogenerativo alimentati a gas naturale fino a 500 kilowatt termici e 250 kilowatt elettrici;
- impianti e reti di teleriscaldamento a servizio di utenze pubbliche e private;
- coibentazioni e interventi di riduzione dei consumi energetici.
Il fondo non prevede una scadenza, bensì le domande saranno accolte secondo l’ordine di presentazione.
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