Consapevole di come tutti gli equilibri geo-economici mondiali spingano sempre più ad affrontare le sfide globali, la Regione Toscana ha avviato un programma di specializzazione intelligente (Smart Specialisation) che mira a valorizzare i percorsi di trasformazione economica del territorio, facendo leva su fattori di competitività ed innovazione.
Il metodo adottato dalla Regione Toscana per lo sviluppo di tale strategia di specializzazione intelligente (RIS3) è stato fortemente orientato al mercato ed ha seguito le seguenti direttrici di crescita:
- crescita verde;
- crescita inclusiva;
- crescita partecipativa;
- crescita economica;
- crescita capitale umano.
Queste 5 direttrici di crescita sono la rappresentazione di come la Toscana deve crescere, se vuole adottare politiche smart, e sono state tradotte in 5 ambiti applicativi di interesse prioritario per la Smart Specialisation:
- Energia, Economia sostenibile e Sviluppo rurale – sviluppo delle tecnologie per le energie rinnovabili, sviluppo rurale, sviluppo sostenibile;
- Territori intelligenti – smart communities e smart cities, nuovi diritti di cittadinanza (e-health, e-gov, e-learning…) e socialità, inclusione sociale (democrazia partecipativa), valorizzazione dei grandi centri storici e dei beni architettonici e culturali, servizi nei territori periferici e zone “rugose”;
- Innovazione sociale– valorizzazione del ruolo del terzo settore, nuove forme di programmazione territoriale, nuovo ruolo della funzione pubblica, politiche della regolazione, committenza pubblica e servizi reali, capacity building;
- Smart manufacturing – rapporto tra ricerca e impresa, trasferimento tecnologico, rapporto tra domanda ed offerta di innovazione, mercato dei servizi qualificati, poli di innovazione e distretti tecnologici, precommercial procurement;
- Sistema della Ricerca e del Capitale umano – ricerca pubblica e privata, alta formazione ed eccellenze scientifiche, competenze tecnologiche, maestranze tecniche.
I cinque ambiti applicativi non rappresentano le Smart Specialisation Strategy, bensì i “territori concettuali” all’interno dei quali la Regione Toscana ha individuato tali specializzazioni, mediante un percorso di progressiva alimentazione di dati da condividere con gli stakeholder territoriali. Questo percorso è partito dall’individuazione di roadmap integrate che, facendo leva sulle specificità territoriali, hanno valorizzato il potenziale di innovazione e sviluppo di specifici comparti produttivi, per poi giungere alla discussione delle stesse secondo una logica di complementarietà ed integrazione. Quest’ultima fase è stata sviluppata con discussioni aperte e laboratori riguardanti i seguenti temi: Smart cities, Agroalimentare, Cluster emergenti, Competenze e capitale umano, Green economy, Turismo, Settori ad alta intensità di capitale e tecnologia. I laboratori sono stati articolati in una serie di sessioni parallele e una sessione plenaria conclusiva di restituzione dei risultati.
Il processo partecipativo è stato avviato il 24 gennaio 2014 con il laboratorio “Verso una strategia regionale sulla Smart Specialisation” e si concluderà ad aprile 2014 con la validazione istituzionale dell’action plan comprensivo di priorità tecnologiche, roadmap, target attesi, modello di governance e modello di valutazione e monitoraggio.
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