Turismo: credito di imposta del 30% per chi innova con l’Ict

Pubblicato il 23 maggio 2014 · Finanziamenti & Contributi

Approvato il nuovo decreto legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, proposto dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. Tra le misure previste vi sono agevolazioni finalizzate a sostenere la competitività del turismo italiano e la digitalizzazione del settore.

Come si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi, sono  riconosciuti crediti d’imposta del 30% per le spese sostenute negli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018, al fine di rendere all digital il turismo italiano.

Turismo ict

Il credito d’imposta riguarderà soprattutto l’acquisto di siti e portali web, inclusa l’ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile. È poi previsto l’acquisto di programmi informatici integrabili all’interno di siti web e dei social media, che automatizzino il processo di prenotazione e vendita diretta on-line di servizi e pernottamenti e che rafforzino la distribuzione sui canali digitali, favorendo l’integrazione fra servizi ricettivi ed extra ricettivi.

Lo stesso vantaggio fiscale è previsto anche per l’acquisto di servizi di comunicazione e marketing, che siano finalizzati a generare visibilità e opportunità commerciali sul web, sui social media e nelle comunità virtuali.

Si avrà, inoltre, un credito d’imposta al 30% per l’acquisto di app destinate alla promozione delle strutture, dei servizi e del territorio e la relativa commercializzazione, ma anche per l’acquisto di spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi, pernottamenti e pacchetti turistici sui siti e piattaforme web specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio.

Della stessa misura usufruirà anche chi effettua spese per la progettazione, la realizzazione e la promozione digitale di proposte di offerta innovativa, in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità.

Sempre all’interno del decreto legge, poi, sono presenti misure per favorire il mecenatismo culturale. In questo ambito si includono gli interventi in materia di trasparenza sulle donazioni: in pratica vigerà l’obbligo di comunicare, anche sui siti web, l’ammontare ricevuto e il suo utilizzo.

Infine un’attenzione particolare è rivolta anche all’utilizzo del crowdfunding, ovvero della raccolta fondi online, e alla totale trasparenza sulle donazioni, da pubblicarsi anche sui siti web. In questo caso i provvedimenti relativi al crowfunding mirano a incentivare il sistema con nuove apposite strutture per incentivare donazioni, la cui organizzazione sia in capo al Ministero dei Beni culturali e sia a costo zero.

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